Il blog del dart club ragtime

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Ragtime Pub & Dart Club

martedì 22 febbraio 2011

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: LE FASI DEL GIOCATORE #2

Una curva tipica

"Date uno sguardo al seguente schema. Vi è raffigurata la curva del livello di competitività di un giocatore. Il progresso è evidente nel corso degli anni:


Naturalmente questo grafico è una semplificazione del processo; rappresenta una tendenza tipica. Manca una scala cronologica sull'asse “di esperienza” (anni di gioco) perché questa variabile è specifica per ogni individuo.
La maggior parte dei giocatori passa per queste fasi, non ha importanza a quale livello si fermano in ognuna di queste. E' il tempo la variabile strettamente personale. Eric Bristow, per esempio, ha avuto bisogno di circa 10 anni per raggiungere la perizia del giocatore esperto e vincere il titolo. Dennis Priestley, invece, è esploso sulla scena internazionale dopo 25(!) anni di gioco, vincendo il titolo mondiale “Embassy” dopo aver preso parte alle qualificazioni riservate ai giocatori “non di diritto“ o debuttanti. Preso atto delle dovute eccezioni, pensiamo che occorrano almeno cinque anni per passare tutte le fasi, cominciando come principiante fino a raggiungere il livello di “esperto”. Si nota subito che i due punti più significativi nella curva, quelli in cui c’è un evidente sbalzo di qualità da gioco, sono “il primo picco” e il “primo crollo”. Questi punti determinano le fasi più importanti della carriera di un giocatore. Ma andiamo per ordine:
Fase1: “il missile”: è la fase fra l'inizio del gioco serio (giocando a squadre in un Club o nei tornei della Federazione) e il primo picco. Questa fase è solitamente la più corta ed è caratterizzata da un aumento veloce e costante dell’abilità di gioco.
Fase 2: il primo crollo o “la catastrofe”: questa fase si presenta subito dopo il primo picco e determina una battuta d'arresto improvvisa e molto pesante sulla qualità del gioco. Generalmente parlando, più alto e stato il primo picco e più grave sarà il calo di livello del gioco. La conclusione della fase due è determinata dalla fine di questo calo che può anche coincidere con il “non poter fare peggio“ o con una lenta ripresa poco redditizia. I giocatori i cui risultati non migliorano da anni dopo il primo picco e la grande battuta d'arresto della fase due sono molti. Sono solitamente frustati perché si allenano duramente senza successo, o hanno constatato che le freccette non fanno per loro ma giocano lo stesso o hanno rinunciato completamente.
Fase 3: duro lavoro o “imparare a giocare a freccette”: questa fase è caratterizzata da molti alti e bassi ma con una tendenza generale al miglioramento. Essa può durare qualche tempo; solitamente non occorrono più di 1-3 anni. I giocatori in questa fase sono passati per il primo crollo e stanno lavorando duramente per migliorare; ciò inizia a dare i suoi frutti.
Fase 4: consolidamento: dopo un duro allenamento, il giocatore raggiunge un secondo picco, superiore al primo. Gioca bene come non mai, ma lo sta attenendo un secondo crollo. Non tutti i giocatori passano per questa fase, ma molti si ritrovano in una situazione simile a quella del primo crollo. Siccome hanno guadagnato esperienza con le fasi due e tre è pero più facile reagire. Combattendo questo secondo crollo raggiungeranno presto un ulteriore incremento di abilità di gioco.
Fase 5: ancora avanti! Raggiungere la perizia: la fase finale per un giocatore di freccette. Ha attraversato tanti alti e bassi ed ha imparato a gestirsi. Ha sperimentato tutte le fasi e ne ha tratto esperienza, ma può e deve ancora migliorare e questo non lo spaventa perché sa come affrontare le situazioni. Se è un giocatore serio e competitivo ogni livello è alla sua portata. È diventato solido come la roccia ed avrà sempre la possibilità di vincere anche con i grandi di questo sport."

Fine della seconda parte. A presto la successiva. Cominciate a chiedervi in che fase siete...

Bye!  ::zliim::

5 commenti:

  1. Grande Zliim! Mi ci ritrovo!
    Ma Filippo Taylor che c'ha le frecce fase 5 do diamine è arrivato???? :P

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  2. Ahahah! Filip è andato fori grafico...:D Beato lui! Io arranco in fase 3 in maniera discontinua, nel senso che ho capito delle cose ma, siccome mi manca la propensione per il 'lavoro duro, nn riesco ad applicarle in maniera stabbile. Tipo: il ragazzo è intelligente ma noon si applica...ahahah! Te ti ritrovi dove? Posso azzardare un alto-basso tra fase 3 e 4?

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  3. Bel post tutto sta come scrivi tu a capire in che fase si è! :)

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  4. Credo di essere alla fine della fase 3.
    La cosa speciale che mi sta succedendo ma non costantemente è che "sento le freccette", durante qualche leg vado come in una specie di trans agonistica mi si "abbassa il volume", sento i rumori molto cupi, e sento le frecce, riesco a "vedere" il tragitto che faranno... E' una cosa che non mi capita sempre e non riesco a fare in modo che accada ma ogni volta che gioco si verifica sempre più spesso.
    Mi capitò per la prima volta un paio di anni fa una sera al pub mentre mi allenavo con Stefano. Feci un leg a 14. Praticamente mi bastava guardare il settore da colpire lanciare e li la freccia andava! Una Figata!

    Il lavoro che sto facendo e che ho fatto fino ad oggi, ora mi sta dando qualche frutto.(grazie anche ad un grande maestro come Pino) Non sarò mai un grande giocatore perchè secondo me non sono molto portato, però ho una grande passione ed ho fatto sempre sport, quindi ho una mente allenata alla competizione e so affrontare bene sia una sconfitta sia una cattiva prestazione sia momenti di grossa pressione psicologica durante una gara!

    La base fondamentale comunque è sempre divertirsi. Quando mi accorgerò che giocare a freccette non mi divertirà più probabilmente smetterò.

    Quindi per prima cosa gioco per DIVERTIRMI!
    poi...si vedrà!

    PS: Stasera derby al Ragtime!
    Buone frecce a tutti!

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  5. Ebbravo Paul! Analisi perfetta! La fase 3 è dei volonterosi e dei caparbi. I risultati vengono ma è la continuità il problema! E la cura è sempre quella: allenamento, allenamento e ancora allenamento! Devi cercare di provocare e mantenere quella cosa, quello stato d'animo,'that kind of magic' che funziona alla grande.
    Per il discorso di essere portato nn sono molto daccordo: il talento è importante sicuramente ma te lo bruci appena ne trovi il limite. Nei post successivi la faccenda viene spiegata meglio...quindi non mi dilungo qui. A presto!

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