Il blog del dart club ragtime

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Ragtime Pub & Dart Club

venerdì 15 maggio 2009

Il gioco delle freccette: ESERCIZIO, ESERCIZIO, ESERCIZIO!

Parte 1

Pubblico la prima parte di un articolo che riguarda l'allenamento e la sua importanza fondamentale. Il testo originale in inglese è tratto dal sito "the dart thrower" (vedi link in basso) ed è stato da me tradotto cercando di fare la massima chiarezza. So, here we go!

"Esercitarsi è il punto chiave per migliorare il vostro gioco. C’è un detto diffuso tra i giocatori: tre regole per trasformarsi in un buon giocatore? Esercizio, esercizio, esercizio!

Ma esercitarsi non è solo tirare le freccette sul bersaglio per parecchie ore pensando che il miglioramento sia automatico. Nell’atletica ci si allena fisicamente per ottenere tono muscolare, ripetendo certi movimenti per non doverci più pensare, ma giocare a freccette non è un’arte marziale; sono l’abilità e il tocco che contano. Così la pratica delle freccette è qualcosa di diverso e diverso sarà l’approccio. Cercherò di dare qualche buon consiglio.

Frequenza e consapevolezza prima della quantità

Note generali su come dovreste organizzare le vostre sessioni d’allenamento.

Ogni quanto tempo? Per quanto tempo? E’ una domanda classica la cui risposta è, naturalmente, spesso, più spesso possibile. Dipende dal tempo che voi avete a disposizione o che volete dedicare all'allenamento. Se si tratta di 8 ore giorno, grande. Se è un’ora, giusto. In ogni modo l’allenamento va fatto bene. Un'ora di allenamento intenso e motivato è meglio di 8 ore di sballottamento delle freccette, di “cosi-cosi” e di noia. E, come nel titolo di questo paragrafo, la frequenza è più importante della quantità. Meglio esercitarsi una mezz’oretta al giorno che 7 ore in un giorno e niente negli altri sei.

Provate ad esercitarvi in ogni giorno della settimana, con non più di uno o due giorni di pausa, allenandovi una ventina di minuti al giorno, anche in sessioni separate. Dedicate un giorno la settimana ad una sessione più completa di 2 ore o più. Così va benissimo. Ma non solo la frequenza è più importante della quantità; anche l’intensità lo è. Fate le sessioni d’allenamento ad un livello di concentrazione simile a quello di gara. Se vedete che la vostra concentrazione o la motivazione calano durante la sessione più lunga, prendetevi una pausa. Dai 15 ai 30 minuti va bene. Dovreste anche fare una pausa se siete insoddisfatti del vostro gioco; proverete a riprendere più tardi con nuova motivazione e consapevolezza. Non essere concentrati e motivati rende l’allenamento inutile e anche dannoso. Meglio non esercitarsi se non si ha divertimento nel farlo. Non bisogna sforzarsi di continuare; se non c’è entusiasmo, non fatelo. Naturalmente se per uno o due giorni v’impigrite, non significa che vi manca la personalità per diventare un buon giocatore. L’auto-tormentarsi tipico degli altri sport (principalmente per irrobustire i muscoli) non è una necessità, non nelle freccette. Le freccette sono sensibilità e coordinazione, non sofferenza fisica.

Perché dovrebbe essere solitario

Esercitarsi da soli è il metodo migliore

Esercitarsi da soli è molto più importante che esercitarsi con gli amici o giocare quante più partite possibili. Il gioco con l’avversario è naturalmente molto importante ma, se dobbiamo fare un rapporto fra le due cose, affermerei che è meglio fare un terzo di gara e due terzi (o anche più) d’allenamento in solitario. Le ragioni di questo fatto non sono realmente evidenti, anche perché molti giocatori si accorgono di rendere di più in allenamento che in gara; questo li porta a pensare che sia la mancanza d’abitudine alle gare che causa questa differenza di rendimento. In realtà ciò è sbagliato. E’ vero che c’è differenza tra allenamento e gara, anche per i professionisti, ma questo vale per qualunque altro sport!

Migliorare le vostre prestazioni in gara e portarle a quasi (fare lo stesso è, in effetti, impossibile) il livello delle prestazioni in allenamento, richiede principalmente l’uso della psicologia dello sport, perché le condizioni mentali durante la gara sono il motivo di questa differenza. E se siete uno di quei rari giocatori che dicono di rendere di più in gara che in allenamento, il motivo (e l’unico vero!) è che non vi esercitate abbastanza in solitario, o non lo fate bene. Esercitandovi con i compagni di squadra, non importa se giochino bene o in ogni modo meglio di voi, cercherete solo di alzare il vostro livello sopra il loro. Esercitandovi da soli costantemente, non avrete altro avversario che voi stessi e potrete sempre tendere a migliorarvi in maniera quasi infinita, provando a battere il vostro limite. Non importa se giocate bene, potrete sempre essere migliori. Nessun allenamento fatto di partite o gare con avversari può farvi progredire nel gioco. Quando incontrate avversari forti che attaccano al loro livello, è necessario che il vostro sia più alto per vincere. Quindi è il vostro limite ciò che dovete battere e questo si fa da soli. Solo cosi si può aspirare a qualcosa di più, ad un progresso nel gioco vero, reale."

End of part 1. Se vedemo.

zliim

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