la fase 2: il primo crollo
"Questo è il paradosso della fase che conduce al primo crollo: è la più terribile di tutte le fasi, ma è necessaria per diventare realmente forti.
Più avete talento più duramente verrete colpiti. Tutti i tentativi per uscirne si risolveranno in un peggioramento. Più alto era il primo picco, più in basso cadrete dopo il primo crollo. E per mettere il coperchio sul paradosso, se avete un primo picco molto alto e non avvertirete il primo crollo, non raggiungerete la perizia perché non passerete per la fase 3 – apprendimento.
Nella fase 1 tutto era facile. Ci si migliorava e tutto era divertente. Ma ad un certo punto, raggiunto il primo picco, improvvisamente c’è stato un calo repentino di rendimento nel gioco. Inspiegabile ma concreto. Avete continuato a provare a migliorarvi ma non c’era progresso ed avete cominciato a fare qualcosa che avrebbe frantumato per sempre il vostro universo delle freccette: avete cominciato a pensare.
Avete capito che bisognava fare alcune cose diversamente. Vedendo che non c’erano più progressi, avete iniziato a cambiare qualcosa; le vostre freccette, la posizione, la presa... Vi siete poi accorti che giocavate peggio di prima. Avete provato a tornare indietro, a riprendere il modo precedente di giocare ma, per chissà quale motivo, ciò non vi è più riuscito.
Avete ricominciato a pensarci su, cambiando ancora qualcosa, con il risultato di rendere tutto maledettamente difficile e peggiorando ancora. Siete qui?
BENVENUTI NELLA FASE 2!
Nella fase 2 i giocatori si rendono conto che il gioco delle freccette non è quella sorta di 'luna di miele' che si erano immaginati; progresso facile e infinito senza alcun limite. Sarebbe bello, ma purtroppo non è possibile. Nel senso che una volta che iniziate a pensare, il modo di giocare “sbarazzino“ della fase 1 è andato, finito. Non per demoralizzarvi, ma non ritornerà mai più. Il gioco come lo avete conosciuto all’inizio, da principianti, se ne è andato per sempre, ma questo non è cosa di cui preoccuparsi. E’ giusto così. Le cose facili e naturali cui vorreste tornare ve le dovete dimenticare. Avete contato sul vostro inconscio e ciò ha funzionato, ma quando avete cominciato a riflettere su cosa stavate facendo avete perso la bussola. E questo è giusto; vorreste rimanere in balia dell’istinto? Non è molto meglio avere il controllo delle cose? Non è molto meglio poter reagire a una giornata-no e conoscere il modo di far girare le cose a proprio favore?
Nella fase 2 i giocatori si rendono conto che il gioco delle freccette non è quella sorta di 'luna di miele' che si erano immaginati; progresso facile e infinito senza alcun limite. Sarebbe bello, ma purtroppo non è possibile. Nel senso che una volta che iniziate a pensare, il modo di giocare “sbarazzino“ della fase 1 è andato, finito. Non per demoralizzarvi, ma non ritornerà mai più. Il gioco come lo avete conosciuto all’inizio, da principianti, se ne è andato per sempre, ma questo non è cosa di cui preoccuparsi. E’ giusto così. Le cose facili e naturali cui vorreste tornare ve le dovete dimenticare. Avete contato sul vostro inconscio e ciò ha funzionato, ma quando avete cominciato a riflettere su cosa stavate facendo avete perso la bussola. E questo è giusto; vorreste rimanere in balia dell’istinto? Non è molto meglio avere il controllo delle cose? Non è molto meglio poter reagire a una giornata-no e conoscere il modo di far girare le cose a proprio favore?
La fase 2 è la fase in cui si cerca. Ciò che la rende dura è la difficoltà nel trovare le giuste informazioni. Che cosa conoscete della tecnica di tiro? E quello che sapete lo avete appreso da qualche giocatore e vi sembra giusto e inconfutabile perché lui gioca meglio di voi? E se così non fosse?
La difficoltà del necessario paradosso della fase 2 sta principalmente nella carenza di informazioni corrette unita alla mancanza d’allenatori.
Se aveste imparato da zero con l'aiuto di un “maestro“, la fase 2 ci sarebbe comunque, ma questa risulterebbe meno drammatica perché sapreste che la vostra tecnica è giusta. Il vostro maestro vi avrebbe detto cosa fare e cosa non fare impedendovi di commettere errori grossolani.
Da soli, ci si ritrova ad affrontare i problemi con i propri mezzi passando per varie prove, e questo rende il cammino molto, molto difficile. Ma dovete continuare a cercare. Non tormentatevi! Esercitarsi troppo senza vedere una via d’uscita è controproducente oltre che frustrante. Non sfogatevi sul bersaglio! Cercate un equilibrio, senza forzature, e provate diverse soluzioni. Vi prego, non rinunciate assolutamente!
Chi ha passato una terribile fase 2 sa che pensieri si possono avere. Chi è riuscito a superarla ed ha raggiunto la fase 3 “di chiarimento” (ma anche di duro lavoro), non ha certo rimpianti. Ha capito che questa fase del crollo era necessaria. I giocatori che non sono usciti dalla fase 2 hanno probabilmente smesso o hanno deciso che non sono fatti per lottare per i titoli di campione (fase 5) o per titoli minori (fase 3). Molti di loro stanno bene in squadra e nell’ambiente delle freccette, dove ci sono senz'altro molti altri giocatori con lo stesso problema. Si sentono un po’ frustrati perché hanno provato ad esercitarsi duramente ma il loro sforzo non li ha ripagati. Se siete fra questi, desidero consigliarvi di non abbandonare il vostro sogno personale!
Se amate questo sport ed avrete il coraggio di allenarvi duramente, raggiungere il vostro obbiettivo è possibile; la fase 2 non è definitiva, è una necessità per trasformarsi in un giocatore veramente bravo. Forse non vincerete il titolo mondiale ma ve la giocherete lo stesso alla grande."
Ciao! ::zliim::