Il blog del dart club ragtime

Il blog del dart club ragtime
Sede: Pub Ragtime - Chiaravalle (AN) Corso G. Matteotti, 14 (clicca l'immagine x la mappa)

Ragtime Pub & Dart Club

venerdì 27 novembre 2009

RAGTIME - DEVIL'S DARTS: la diretta

Venerdì 18 Dicembre 2009, ore 22:00
Campionato Italiano - Fase Regionale Marche -
6^ di andata - girone B

mercoledì 25 novembre 2009

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: INDIETRO O IN TESTA? #2

Eccoci alla seconda parte di "indietro o in testa?", il superquizzone sul "cosa fare se". La parte #1 trattava la situazione tipica: ho saputo che qualcuno si è ben avvantaggiato dei consigli ivi espressi...(complimenti Paul!). Qui ribaltiamo la frittata e vediamo cosa succede e cosa si può fare se...


Indietro o in testa? – parte 2


"Il soggetto in questione è la situazione di “inaspettato vantaggio”. Immaginate di giocare contro un avversario molto più forte di voi che, per qualche strana ragione, sta tirando delle pessime freccette o che stiate giocando la partita della vostra vita e vi troviate nettamente in vantaggio. Nella maggior parte dei casi, succede qualcosa di abbastanza strano: il giocatore più debole, che in quel momento si trova in testa, inizia ad innervosirsi e spesso butta via la partita che stava vincendo.


Che cosa è successo? Ognuno va a giocare pensando già a come sarà il match. Ed è giusto, è importante essere preparati a ciò che avverrà nei prossimi minuti. Se si gioca contro un avversario forte ci si aspetta di perdere e questo normalmente, o solitamente,  succede. Eppure qualche volta le cose sono più semplici di come le aspettavamo e, in questi frangenti, ne restiamo talmente sorpresi che, naturalmente, iniziamo a pensare: “Wow, che sta succedendo? Sono in testa! Posso vincere io! LO DEVO FARE, SUBITO!!” Quindi, con quest’atteggiamento - “devo farlo; adesso o mai più” – e pensandola così,  ci si mette sotto pressione da soli. Mettendoci sotto pressione, sopraggiungerà anche la tensione. Sappiamo tutti che la tensione è un cattivo stato d’animo, e normalmente riconosciamo questa sensazione. L’effetto subdolo del trovarsi in testa inaspettatamente è questo: sei talmente contento e sorpreso del fatto di poter vincere, che non noti il salire della tensione, ed è esattamente questa la ragione per cui così tanti giocatori poi falliscono.

La soluzione è: aspettatevi l’inaspettato. Ricordatevi sempre, prima di una partita, che le cose possono essere più semplici di come sembrano. Io ho imparato questo a mie spese. Stavo giocando nel World Master a Londra, ed ero contro John Lowe. La situazione mi era abbastanza chiara; mi eliminerà in un attimo. Ma ciò che successe fu che John stava giocando male, ma molto male; 45, 41 e così via. Mi sono ritrovato con 200 punti di vantaggio al primo leg! Ho tirato nove (!) frecce al doppio e non sono riuscito a chiudere. Inutile dire che ero confuso, e la partita è finita in un semplice 2-0 2-0 per John. Se solo avessi saputo di questo fenomeno quella volta…fu una delle prime situazioni in cui iniziai a notare quanto sia importante l’aspetto mentale della gara (sigh!).

Specialmente i giocatori con poca esperienza, vanno in confusione in queste situazioni. Normalmente giocano meglio quando sono indietro che quando si trovano in testa, proprio perché un giocatore con poca esperienza è più abituato a stare in svantaggio. Basta guardare qualche giovane talento in un torneo; sono sicuro che ve ne accorgerete. Infine ricordatevi questo: non curatevi molto del nome di un giocatore. Ora so che anche John Lowe qualche volta gioca come John Smith…"


Ovviamente il John Smith degli inglesi corrisponde al Sig. Mario Rossi per noi.
Quando ho letto e tradotto questo pezzo mi è venuta in mente una situazione che io stesso avevo vissuto: inaspettatamente in vantaggio di due a zero con la possibilità di chiudere il terzo leg. Ho perso come un pollo, quale peraltro sono, rischiando a volte di colpire l'arbitro...ho rischiato la denuncia per lesioni personali! La ragione mi aveva abbandonato e le frecce sembravano impazzite mentre si piantavano ovunque, anche fuori bersaglio! Quando mi sono reso conto che potevo vincere ho perso completamente il controllo della situazione proprio perché, e questo l'ho capito dopo, è cambiato radicalmente il mio stato d'animo. All'inizio ero tranquillo e praticamente certo di perdere. Giocavo sì come meglio potevo, ma senza particolari aspettative, in modo rilassato e cercando di divertirmi: ricordo che l'avversario era partito con un paio di 100 e io gli avevo detto, chiaramente scherzando, che lo trovavo piuttosto noioso...Poi, improvvisamente, tutto è cambiato nel momento stesso in cui ho visto la possibilità di vincere. Sono diventato teso, nervoso, aggressivo. Avevo fretta di chiudere la partita per paura di poterla in qualche modo perdere: una cosa senza senso anche perché nel frattempo anche il mio avversario era sotto pressione, ma lui stava veramente rischiando di perdere! Bah! Sarebbe bastato giocare l'ultimo leg come avevo giocato i primi due...Pazienza! Mi è servito di lezione.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che seguono il blog e, soprattutto, ringrazio il nontro amico TDT per questi articoli: secondo me sono esperienze impagabili. Sono tutti piccoli pezzi di quel grande puzzle che è il gioco delle freccette. Se avete anche voi qualche pezzo non esitate a metterlo qui. Ogni esperienza personale è sempre benvenuta e può servire a completare il puzzle. Se ci aiutiamo a vicenda è meglio per tutti noi e, magari, riusciremo in futuro a portare a casa qualche risultato in più.


Se vedemo bbelli!


zliim

venerdì 20 novembre 2009

RAGTIME ALL BLACKS - QUEENS

2^ di Campionato - Live streaming

2-7 per il Queens. Sono forti 'sti ragazzi!

ciao! zliim

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: INDIETRO O IN TESTA? #1

Quando ho tradotto questi pezzi, un po di tempo fa, mi sono accorto che molti giocatori hanno degli attegiamenti tipici e ho capito l'importanza di come ci si comporta in pedana. E per voi? Cosa fate quando siete...
 

Indietro o in testa? – parte 1


"In alcune partite siete in svantaggio, in altre in testa; un fatto usuale per i giocatori di freccette. Entrambe le situazioni hanno le loro conseguenze mentali tipiche. La situazione più comune è quella in cui (così dovrebbe essere…) il giocatore più forte si trova in testa. Questa è la normalità cui entrambi i giocatori sono abituati. Nella maggior parte dei casi il giocatore più debole, ad un certo punto del match, cede ed inizia a sbagliare palesemente. Di solito, è facile intuire chi sta perdendo semplicemente guardando il comportamento dei giocatori. Quello in svantaggio abbassa la testa fra le spalle, o la agita in senso di negazione o persino borbotta, si lamenta o si arrabbia addirittura. Bene, soltanto un giocatore mentalmente debole farebbe così.


In tali situazioni di svantaggio, è importante pensare all’impressione che state dando di voi. Controllatevi per vedere se il vostro atteggiamento è come ho descritto sopra. Tu assomigli ad un perdente? Allora sarai normalmente un perdente. Il giocatore che è in vantaggio prevede questo. Le contromisure? Raddrizzate la schiena e le spalle, alzate la testa ed andate sulla linea di tiro completamente concentrati. Non preoccupatevi di come sta andando la partita. Ora assomigliate ad un vincente. L'avversario si accorgerà del vostro atteggiamento sicuro, e forse (se è mentalmente debole) comincerà a chiedersi perché vi comportate come se foste in vantaggio. Questa è per voi una possibilità. Una volta che convincete il vostro avversario a pensare in modo insolito, questi può perdere il suo equilibrio. Naturalmente dovrete anche fare dei buoni tiri per portarvi in chiusura, ma se sembrate forti e sicuri (anche se in realtà non vi ritenete tali), la resistenza e la consapevolezza verranno a voi sempre più spesso. Se in pedana sembrate più forti, è facile che diventiate veramente più forti!




Naturalmente quest’aspetto va allenato. Prendetevi cura del vostro comportamento durante le partite. Chiedete ad un amico di osservarvi mentre giocate, in modo che possa dirvi in seguito quale impressione ha avuto del vostro comportamento. Dopo un po’ di tempo, non vi sarà difficile riconoscere l’effetto del vostro atteggiamento sull’avversario ed allora potrete controllarlo correttamente."


 A presto la seconda parte.
Ciao! zliim


mercoledì 4 novembre 2009

VINCERE A FECCETTE - Parte 3^

Stuzzicato, pubblico un altro pezzo tradotto dal Codice del Califfo. Si parla di come migliorare nel gioco e il titolo è

CONSIGLI

" Chiedete aiuto! Ogni commento degli altri è benvenuto. Alcuni di essi potranno esservi sicuramente d'aiuto. Altrimenti come potreste migliorare e prendere controllo della vostra tecnica di base? Un altro giocatore potrebbe vedere cos'è che vi trattiene al vostro presente livello di gioco. Non vorreste saperne di più?
Rispettate tutte le sincere critiche che vi arrivano da compagni, rivali, osservatori, chiunque! Ignorare le osservazioni altrui vi potrebbe costare diverse gare e rallentare il vostro progresso.
Ma fate molta ATTENZIONE qui! Nessuno sa o può dire a un altro giocatore COME giocare a freccette. I professionisti, senza ombra di dubbio, sentiranno spesso domande del tipo: “Come posso migliorare? È questo il modo giusto? Qual'è il tuo consiglio?” Pochi di loro si esibiscono in risposte precise! Se fosse così semplice migliorare potremmo tutti diventare dei professionisti semplicemente facendo domande. Ma crescere è un lavoro duro!
La risposta più onesta a questo tipo di domande è: “sinceramente non lo so”. Come si può constatare da soli, nessuno gioca a freccette come un altro. Siamo tutti unici! Gli altri possono solamente parlare di cosa ha funzionato nel loro caso. È vero che un professionista potrebbe chiarire facilmente certi errori banali o modi di tirare alquanto bizzarri. Si potrebbe cercare di mettere a fuoco certi errori osservando i diversi stili usati da molti buoni giocatori.
Condividete ciò che sapete (con tatto) con altri giocatori, amici o avversari. In cambio loro potranno aiutarvi a trovare gli errori nel vostro tiro. Accorgersi di piccoli errori nel tiro è molto più facile se si è aiutati. Ogni osservazione che può aiutarci a scovare i nostri errori è quindi benvenuta. Tutti vogliamo raggiungere il nostro miglior livello di gioco. Arrabbiarsi e ignorare l'aiuto degli altri significa prendere la strada più lunga per arrivare a giocare al meglio.
Se tutti giocano meglio, le freccette diventeranno un gioco più eccitante, portando più persone a prendere seriamente questo sport. Le freccette diventerebbero quindi uno sport più popolare, guadagnandosi un futuro alle Olimpiadi. La TV farà il resto facendo conoscere le freccette agli appassionati sportivi del mondo intero."

Fine. Che ne pensate?
Ciao a tutti!
zliim

lunedì 2 novembre 2009

IL KOALA FA CENTRO!

Testato personalmente il nuovo S.O. Ubuntu 9.10 "Karmic Koala" su tre diversi computer, due desktop e un portatile. Il risultato è: decisamente OTTIMO!


CAMPIONATO FIGF MARCHE - 30/11/18

Dart Club 3 di Picche: CAMPIONATO FIGF MARCHE - 30/11/18 : 4a Giornata serie A Darts of Heaven 2-7 Peter Pan 3 di Picche 3-6 Evolutio...