Il blog del dart club ragtime

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Ragtime Pub & Dart Club

mercoledì 21 ottobre 2009

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: UN PO DI FILOSOFIA


Io pubblico; voi meditate...



Contro il bersaglio o contro l’avversario?


"Questo è un problema di base: devo giocare contro il bersaglio o contro l’avversario? È una delle vere grandi domande, tra le più controverse fra giocatori di ogni livello. C’è un approccio pratico e, come lo definisco io, uno filosofico. Ecco il punto di vista che prediligo:

Prima il pratico. Sembra che ignorare l’avversario sia un buon modo di mantenere la freddezza e vincere. Il problema principale qui, è che è quasi impossibile non farsi influenzare dall’avversario. Uno dei punti chiave per una buona performance è la consapevolezza. Questa deve essere completa, significa coinvolgimento, messa a fuoco libera da impedimenti, abilità sensoriale nel sentire il proprio tiro e così via. È assolutamente necessaria anche se si gioca da soli, perché va di pari passo con lo stato d’energia. L’alta energia positiva richiede consapevolezza, il divertimento richiede consapevolezza e, dalla psicologia dello sport, noi sappiamo che possiamo dare il 100% solo in condizione d’alta energia positiva. Ma come puoi rimanere attento e consapevole delle cose che accadono mentre stai ignorando qualcosa? Dovresti ignorare solamente il tuo avversario ed il suo gioco, il che mi sembra molto difficile (non esagero se affermo che è impossibile).
Come potete vedere, abbiamo due cose che lavorano l’una contro l’altra; il bisogno di molta consapevolezza che richiede l’alta energia e il bisogno di limitare l’attenzione per ignorare l’avversario. Anche se riuscite veramente ad escludere l’avversario completamente dalla vostra testa, c’è, alla fine, una situazione che non potrete mai evitare e con cui dovrete fare i conti: la chiusura dell’avversario.

Posso così riassumere quanto detto sopra:

1.Forse un giocatore che ignora l’avversario e riesce a mantenere uno stato di energia perfetto sarebbe il competitore altrettanto perfetto, ma sappiamo che questo non è attuabile.
2.Considerato il punto 1, e siccome sappiamo che questo è valido anche per il nostro avversario, proviamo ad usarlo a nostro favore cercando di influenzarlo nel miglior modo possibile (sempre restando dentro regole del fair play).

Ora la “filosofia”. Ignorare l’avversario è come giocare da soli. Per quale motivo dovrei allora andare ad un torneo? Che significato ha per me vincere (eccetto forse per i $oldi)? Prenderei parte a dei tornei se mi divertissi allo stesso modo giocando da solo? Ciò non ha niente a che fare con l’approccio pratico, ma se non mi diverto non gioco bene, e questa è una regola generale nella psicologia dello sport. Mi diverto quando, mentre gioco una partita interessante, sento la tensione salire ed è una gran cosa per me riuscire a mantenere il mio stato d’animo sotto controllo. Non avrò mai la stessa soddisfazione ignorando i punteggi e tutto il resto. Ricordatevi: divertirsi non è solo bello, è necessario per vincere! Il termine divertirsi non significa qui chiacchierare o ridere durante tutto il match. È più un sentirsi a proprio agio, una sorta di “good vibrations” mentre ci si gode la partita tranquilli e consapevoli di ciò che si fa, concentrati e con tutta la presenza di spirito possibile."

Ciao bbelli!
zliim

mercoledì 14 ottobre 2009

Richiamo Formale alla Realtà - 2

LA STORIA DELLE COSE
...sarà la nostra storia? Produciconsumacrepaproduciconsuma...
Da consumatori a consumati il passo, a quanto pare, è breve.
Due le reazioni possibili:
- ecco i soliti catastrofisti. Il mondo è sempre andato così e mai cambierà. Chemmenefr...
- non c'è futuro andando avanti così. Dobbiamo pensare a qualcosa di diverso...
Guardate il video in tutte le sue parti e, infine, fate la vostra scelta. Ciao!

venerdì 2 ottobre 2009

VINCERE A FRECCETTE - PARTE 2^

Ecco la seconda puntata. Faccio un piccola premessa: nell'articolo si parla di "cervello" e di "mente". Nell'accezione comune i due termini vengono usati solitamente per descrivere la stessa cosa o esprimere il medesimo concetto (es. cervello bacato - mente bacata) ma rappresentano due cose molto diverse, più o meno la differenza che c'è tra hardware e software...ma questo lo sapevate, vero?
E ora, avanti si vada.

VERSO IL PERFEZIONAMENTO


"Dopo 15 anni di intenso studio, ho conosciuto il segreto per tirare le freccette in modo perfetto. Semplicemente, lasciate al vostro cervello (NON alla mente) il controllo del tiro. Certo, molto è dovuto più all'uno che all'altra, ma questo è il vero segreto delle freccette.

Il vostro cervello è perfetto. Altrimenti, voi non potreste esistere. La vostra mente non lo è! Il cervello, anche se pigro, è aperto a nuovi e più facili modi di fare le cose. La mente è ostinata e per natura evita i cambiamenti! La mente sa poco su come tirare le freccette, mentre il cervello è il segreto del vostro successo.

Il cervello può tirare frecce perfette a ripetizione. Quindi, dovete istruire la vostra mente affinché accetti questo fatto. “VINCERE A FRECCETTE” vi darà i dettagli necessari per farlo. Ora, completate questo TRIP e potrete competere con i migliori.

Trust your brain totally (abbiate fiducia totale nel vostro cervello)

Relax completely, especially your throwing arm (rilassatevi completamente, specialmente il vostro braccio di tiro)

Instruct the brain with your mind using the book (istruite il cervello con la vostra mente usando il libro)

Practice, practice, and more practice (allenamento, allenamento, e ancora allenamento).

La mia abilità a freccette è solo media. Eppure ho compiuto quasi tutti i più bei tiri che ogni giocatore può sperare di fare. Una lista parziale: un perfect di sei frecce in un 301 e molti di questi chiusi con sette frecce (uno anche in Campionato). Ho colpito (in un tiro) oltre cinquanta tre doppi bull, […] e oltre un centinaio di 180. Durante il mio allenamento quotidiano, spesso colpisco tre doppi in fila.

Starete pensando che faccio lo spaccone. Ancora, sto solo dicendo cosa ha fatto il mio cervello, col training, per me. Allenate bene il vostro cervello e probabilmente farete anche meglio.

Usate la mente per posizionare correttamente il vostro corpo e, senza pensieri, date al cervello il completo controllo. Imparate a sedervi dietro ad ammirare il meraviglioso potere del cervello. “VINCERE A FRECCETTE” insegnerà al vostro cervello ogni aiuto fisico e mentale utile a facilitare questo lavoro. L'obbiettivo è rendere tutto così facile che il vostro cervello non può sbagliare. Quindi allenamento, allenamento e ancora allenamento."

Fine seconda parte.

Devo dire che questo pezzo mi ha fatto capire alcune cose, e voi? Commentate e domandate pure se qualcosa non è chiaro.

Discinti saluti - zliim

CAMPIONATO FIGF MARCHE - 30/11/18

Dart Club 3 di Picche: CAMPIONATO FIGF MARCHE - 30/11/18 : 4a Giornata serie A Darts of Heaven 2-7 Peter Pan 3 di Picche 3-6 Evolutio...