Il blog del dart club ragtime

Il blog del dart club ragtime
Sede: Pub Ragtime - Chiaravalle (AN) Corso G. Matteotti, 14 (clicca l'immagine x la mappa)

Ragtime Pub & Dart Club

venerdì 27 novembre 2009

RAGTIME - DEVIL'S DARTS: la diretta

Venerdì 18 Dicembre 2009, ore 22:00
Campionato Italiano - Fase Regionale Marche -
6^ di andata - girone B

mercoledì 25 novembre 2009

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: INDIETRO O IN TESTA? #2

Eccoci alla seconda parte di "indietro o in testa?", il superquizzone sul "cosa fare se". La parte #1 trattava la situazione tipica: ho saputo che qualcuno si è ben avvantaggiato dei consigli ivi espressi...(complimenti Paul!). Qui ribaltiamo la frittata e vediamo cosa succede e cosa si può fare se...


Indietro o in testa? – parte 2


"Il soggetto in questione è la situazione di “inaspettato vantaggio”. Immaginate di giocare contro un avversario molto più forte di voi che, per qualche strana ragione, sta tirando delle pessime freccette o che stiate giocando la partita della vostra vita e vi troviate nettamente in vantaggio. Nella maggior parte dei casi, succede qualcosa di abbastanza strano: il giocatore più debole, che in quel momento si trova in testa, inizia ad innervosirsi e spesso butta via la partita che stava vincendo.


Che cosa è successo? Ognuno va a giocare pensando già a come sarà il match. Ed è giusto, è importante essere preparati a ciò che avverrà nei prossimi minuti. Se si gioca contro un avversario forte ci si aspetta di perdere e questo normalmente, o solitamente,  succede. Eppure qualche volta le cose sono più semplici di come le aspettavamo e, in questi frangenti, ne restiamo talmente sorpresi che, naturalmente, iniziamo a pensare: “Wow, che sta succedendo? Sono in testa! Posso vincere io! LO DEVO FARE, SUBITO!!” Quindi, con quest’atteggiamento - “devo farlo; adesso o mai più” – e pensandola così,  ci si mette sotto pressione da soli. Mettendoci sotto pressione, sopraggiungerà anche la tensione. Sappiamo tutti che la tensione è un cattivo stato d’animo, e normalmente riconosciamo questa sensazione. L’effetto subdolo del trovarsi in testa inaspettatamente è questo: sei talmente contento e sorpreso del fatto di poter vincere, che non noti il salire della tensione, ed è esattamente questa la ragione per cui così tanti giocatori poi falliscono.

La soluzione è: aspettatevi l’inaspettato. Ricordatevi sempre, prima di una partita, che le cose possono essere più semplici di come sembrano. Io ho imparato questo a mie spese. Stavo giocando nel World Master a Londra, ed ero contro John Lowe. La situazione mi era abbastanza chiara; mi eliminerà in un attimo. Ma ciò che successe fu che John stava giocando male, ma molto male; 45, 41 e così via. Mi sono ritrovato con 200 punti di vantaggio al primo leg! Ho tirato nove (!) frecce al doppio e non sono riuscito a chiudere. Inutile dire che ero confuso, e la partita è finita in un semplice 2-0 2-0 per John. Se solo avessi saputo di questo fenomeno quella volta…fu una delle prime situazioni in cui iniziai a notare quanto sia importante l’aspetto mentale della gara (sigh!).

Specialmente i giocatori con poca esperienza, vanno in confusione in queste situazioni. Normalmente giocano meglio quando sono indietro che quando si trovano in testa, proprio perché un giocatore con poca esperienza è più abituato a stare in svantaggio. Basta guardare qualche giovane talento in un torneo; sono sicuro che ve ne accorgerete. Infine ricordatevi questo: non curatevi molto del nome di un giocatore. Ora so che anche John Lowe qualche volta gioca come John Smith…"


Ovviamente il John Smith degli inglesi corrisponde al Sig. Mario Rossi per noi.
Quando ho letto e tradotto questo pezzo mi è venuta in mente una situazione che io stesso avevo vissuto: inaspettatamente in vantaggio di due a zero con la possibilità di chiudere il terzo leg. Ho perso come un pollo, quale peraltro sono, rischiando a volte di colpire l'arbitro...ho rischiato la denuncia per lesioni personali! La ragione mi aveva abbandonato e le frecce sembravano impazzite mentre si piantavano ovunque, anche fuori bersaglio! Quando mi sono reso conto che potevo vincere ho perso completamente il controllo della situazione proprio perché, e questo l'ho capito dopo, è cambiato radicalmente il mio stato d'animo. All'inizio ero tranquillo e praticamente certo di perdere. Giocavo sì come meglio potevo, ma senza particolari aspettative, in modo rilassato e cercando di divertirmi: ricordo che l'avversario era partito con un paio di 100 e io gli avevo detto, chiaramente scherzando, che lo trovavo piuttosto noioso...Poi, improvvisamente, tutto è cambiato nel momento stesso in cui ho visto la possibilità di vincere. Sono diventato teso, nervoso, aggressivo. Avevo fretta di chiudere la partita per paura di poterla in qualche modo perdere: una cosa senza senso anche perché nel frattempo anche il mio avversario era sotto pressione, ma lui stava veramente rischiando di perdere! Bah! Sarebbe bastato giocare l'ultimo leg come avevo giocato i primi due...Pazienza! Mi è servito di lezione.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che seguono il blog e, soprattutto, ringrazio il nontro amico TDT per questi articoli: secondo me sono esperienze impagabili. Sono tutti piccoli pezzi di quel grande puzzle che è il gioco delle freccette. Se avete anche voi qualche pezzo non esitate a metterlo qui. Ogni esperienza personale è sempre benvenuta e può servire a completare il puzzle. Se ci aiutiamo a vicenda è meglio per tutti noi e, magari, riusciremo in futuro a portare a casa qualche risultato in più.


Se vedemo bbelli!


zliim

venerdì 20 novembre 2009

RAGTIME ALL BLACKS - QUEENS

2^ di Campionato - Live streaming

2-7 per il Queens. Sono forti 'sti ragazzi!

ciao! zliim

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: INDIETRO O IN TESTA? #1

Quando ho tradotto questi pezzi, un po di tempo fa, mi sono accorto che molti giocatori hanno degli attegiamenti tipici e ho capito l'importanza di come ci si comporta in pedana. E per voi? Cosa fate quando siete...
 

Indietro o in testa? – parte 1


"In alcune partite siete in svantaggio, in altre in testa; un fatto usuale per i giocatori di freccette. Entrambe le situazioni hanno le loro conseguenze mentali tipiche. La situazione più comune è quella in cui (così dovrebbe essere…) il giocatore più forte si trova in testa. Questa è la normalità cui entrambi i giocatori sono abituati. Nella maggior parte dei casi il giocatore più debole, ad un certo punto del match, cede ed inizia a sbagliare palesemente. Di solito, è facile intuire chi sta perdendo semplicemente guardando il comportamento dei giocatori. Quello in svantaggio abbassa la testa fra le spalle, o la agita in senso di negazione o persino borbotta, si lamenta o si arrabbia addirittura. Bene, soltanto un giocatore mentalmente debole farebbe così.


In tali situazioni di svantaggio, è importante pensare all’impressione che state dando di voi. Controllatevi per vedere se il vostro atteggiamento è come ho descritto sopra. Tu assomigli ad un perdente? Allora sarai normalmente un perdente. Il giocatore che è in vantaggio prevede questo. Le contromisure? Raddrizzate la schiena e le spalle, alzate la testa ed andate sulla linea di tiro completamente concentrati. Non preoccupatevi di come sta andando la partita. Ora assomigliate ad un vincente. L'avversario si accorgerà del vostro atteggiamento sicuro, e forse (se è mentalmente debole) comincerà a chiedersi perché vi comportate come se foste in vantaggio. Questa è per voi una possibilità. Una volta che convincete il vostro avversario a pensare in modo insolito, questi può perdere il suo equilibrio. Naturalmente dovrete anche fare dei buoni tiri per portarvi in chiusura, ma se sembrate forti e sicuri (anche se in realtà non vi ritenete tali), la resistenza e la consapevolezza verranno a voi sempre più spesso. Se in pedana sembrate più forti, è facile che diventiate veramente più forti!




Naturalmente quest’aspetto va allenato. Prendetevi cura del vostro comportamento durante le partite. Chiedete ad un amico di osservarvi mentre giocate, in modo che possa dirvi in seguito quale impressione ha avuto del vostro comportamento. Dopo un po’ di tempo, non vi sarà difficile riconoscere l’effetto del vostro atteggiamento sull’avversario ed allora potrete controllarlo correttamente."


 A presto la seconda parte.
Ciao! zliim


mercoledì 4 novembre 2009

VINCERE A FECCETTE - Parte 3^

Stuzzicato, pubblico un altro pezzo tradotto dal Codice del Califfo. Si parla di come migliorare nel gioco e il titolo è

CONSIGLI

" Chiedete aiuto! Ogni commento degli altri è benvenuto. Alcuni di essi potranno esservi sicuramente d'aiuto. Altrimenti come potreste migliorare e prendere controllo della vostra tecnica di base? Un altro giocatore potrebbe vedere cos'è che vi trattiene al vostro presente livello di gioco. Non vorreste saperne di più?
Rispettate tutte le sincere critiche che vi arrivano da compagni, rivali, osservatori, chiunque! Ignorare le osservazioni altrui vi potrebbe costare diverse gare e rallentare il vostro progresso.
Ma fate molta ATTENZIONE qui! Nessuno sa o può dire a un altro giocatore COME giocare a freccette. I professionisti, senza ombra di dubbio, sentiranno spesso domande del tipo: “Come posso migliorare? È questo il modo giusto? Qual'è il tuo consiglio?” Pochi di loro si esibiscono in risposte precise! Se fosse così semplice migliorare potremmo tutti diventare dei professionisti semplicemente facendo domande. Ma crescere è un lavoro duro!
La risposta più onesta a questo tipo di domande è: “sinceramente non lo so”. Come si può constatare da soli, nessuno gioca a freccette come un altro. Siamo tutti unici! Gli altri possono solamente parlare di cosa ha funzionato nel loro caso. È vero che un professionista potrebbe chiarire facilmente certi errori banali o modi di tirare alquanto bizzarri. Si potrebbe cercare di mettere a fuoco certi errori osservando i diversi stili usati da molti buoni giocatori.
Condividete ciò che sapete (con tatto) con altri giocatori, amici o avversari. In cambio loro potranno aiutarvi a trovare gli errori nel vostro tiro. Accorgersi di piccoli errori nel tiro è molto più facile se si è aiutati. Ogni osservazione che può aiutarci a scovare i nostri errori è quindi benvenuta. Tutti vogliamo raggiungere il nostro miglior livello di gioco. Arrabbiarsi e ignorare l'aiuto degli altri significa prendere la strada più lunga per arrivare a giocare al meglio.
Se tutti giocano meglio, le freccette diventeranno un gioco più eccitante, portando più persone a prendere seriamente questo sport. Le freccette diventerebbero quindi uno sport più popolare, guadagnandosi un futuro alle Olimpiadi. La TV farà il resto facendo conoscere le freccette agli appassionati sportivi del mondo intero."

Fine. Che ne pensate?
Ciao a tutti!
zliim

lunedì 2 novembre 2009

IL KOALA FA CENTRO!

Testato personalmente il nuovo S.O. Ubuntu 9.10 "Karmic Koala" su tre diversi computer, due desktop e un portatile. Il risultato è: decisamente OTTIMO!


mercoledì 21 ottobre 2009

IL GIOCO DELLE FRECCETTE: UN PO DI FILOSOFIA


Io pubblico; voi meditate...



Contro il bersaglio o contro l’avversario?


"Questo è un problema di base: devo giocare contro il bersaglio o contro l’avversario? È una delle vere grandi domande, tra le più controverse fra giocatori di ogni livello. C’è un approccio pratico e, come lo definisco io, uno filosofico. Ecco il punto di vista che prediligo:

Prima il pratico. Sembra che ignorare l’avversario sia un buon modo di mantenere la freddezza e vincere. Il problema principale qui, è che è quasi impossibile non farsi influenzare dall’avversario. Uno dei punti chiave per una buona performance è la consapevolezza. Questa deve essere completa, significa coinvolgimento, messa a fuoco libera da impedimenti, abilità sensoriale nel sentire il proprio tiro e così via. È assolutamente necessaria anche se si gioca da soli, perché va di pari passo con lo stato d’energia. L’alta energia positiva richiede consapevolezza, il divertimento richiede consapevolezza e, dalla psicologia dello sport, noi sappiamo che possiamo dare il 100% solo in condizione d’alta energia positiva. Ma come puoi rimanere attento e consapevole delle cose che accadono mentre stai ignorando qualcosa? Dovresti ignorare solamente il tuo avversario ed il suo gioco, il che mi sembra molto difficile (non esagero se affermo che è impossibile).
Come potete vedere, abbiamo due cose che lavorano l’una contro l’altra; il bisogno di molta consapevolezza che richiede l’alta energia e il bisogno di limitare l’attenzione per ignorare l’avversario. Anche se riuscite veramente ad escludere l’avversario completamente dalla vostra testa, c’è, alla fine, una situazione che non potrete mai evitare e con cui dovrete fare i conti: la chiusura dell’avversario.

Posso così riassumere quanto detto sopra:

1.Forse un giocatore che ignora l’avversario e riesce a mantenere uno stato di energia perfetto sarebbe il competitore altrettanto perfetto, ma sappiamo che questo non è attuabile.
2.Considerato il punto 1, e siccome sappiamo che questo è valido anche per il nostro avversario, proviamo ad usarlo a nostro favore cercando di influenzarlo nel miglior modo possibile (sempre restando dentro regole del fair play).

Ora la “filosofia”. Ignorare l’avversario è come giocare da soli. Per quale motivo dovrei allora andare ad un torneo? Che significato ha per me vincere (eccetto forse per i $oldi)? Prenderei parte a dei tornei se mi divertissi allo stesso modo giocando da solo? Ciò non ha niente a che fare con l’approccio pratico, ma se non mi diverto non gioco bene, e questa è una regola generale nella psicologia dello sport. Mi diverto quando, mentre gioco una partita interessante, sento la tensione salire ed è una gran cosa per me riuscire a mantenere il mio stato d’animo sotto controllo. Non avrò mai la stessa soddisfazione ignorando i punteggi e tutto il resto. Ricordatevi: divertirsi non è solo bello, è necessario per vincere! Il termine divertirsi non significa qui chiacchierare o ridere durante tutto il match. È più un sentirsi a proprio agio, una sorta di “good vibrations” mentre ci si gode la partita tranquilli e consapevoli di ciò che si fa, concentrati e con tutta la presenza di spirito possibile."

Ciao bbelli!
zliim

mercoledì 14 ottobre 2009

Richiamo Formale alla Realtà - 2

LA STORIA DELLE COSE
...sarà la nostra storia? Produciconsumacrepaproduciconsuma...
Da consumatori a consumati il passo, a quanto pare, è breve.
Due le reazioni possibili:
- ecco i soliti catastrofisti. Il mondo è sempre andato così e mai cambierà. Chemmenefr...
- non c'è futuro andando avanti così. Dobbiamo pensare a qualcosa di diverso...
Guardate il video in tutte le sue parti e, infine, fate la vostra scelta. Ciao!

venerdì 2 ottobre 2009

VINCERE A FRECCETTE - PARTE 2^

Ecco la seconda puntata. Faccio un piccola premessa: nell'articolo si parla di "cervello" e di "mente". Nell'accezione comune i due termini vengono usati solitamente per descrivere la stessa cosa o esprimere il medesimo concetto (es. cervello bacato - mente bacata) ma rappresentano due cose molto diverse, più o meno la differenza che c'è tra hardware e software...ma questo lo sapevate, vero?
E ora, avanti si vada.

VERSO IL PERFEZIONAMENTO


"Dopo 15 anni di intenso studio, ho conosciuto il segreto per tirare le freccette in modo perfetto. Semplicemente, lasciate al vostro cervello (NON alla mente) il controllo del tiro. Certo, molto è dovuto più all'uno che all'altra, ma questo è il vero segreto delle freccette.

Il vostro cervello è perfetto. Altrimenti, voi non potreste esistere. La vostra mente non lo è! Il cervello, anche se pigro, è aperto a nuovi e più facili modi di fare le cose. La mente è ostinata e per natura evita i cambiamenti! La mente sa poco su come tirare le freccette, mentre il cervello è il segreto del vostro successo.

Il cervello può tirare frecce perfette a ripetizione. Quindi, dovete istruire la vostra mente affinché accetti questo fatto. “VINCERE A FRECCETTE” vi darà i dettagli necessari per farlo. Ora, completate questo TRIP e potrete competere con i migliori.

Trust your brain totally (abbiate fiducia totale nel vostro cervello)

Relax completely, especially your throwing arm (rilassatevi completamente, specialmente il vostro braccio di tiro)

Instruct the brain with your mind using the book (istruite il cervello con la vostra mente usando il libro)

Practice, practice, and more practice (allenamento, allenamento, e ancora allenamento).

La mia abilità a freccette è solo media. Eppure ho compiuto quasi tutti i più bei tiri che ogni giocatore può sperare di fare. Una lista parziale: un perfect di sei frecce in un 301 e molti di questi chiusi con sette frecce (uno anche in Campionato). Ho colpito (in un tiro) oltre cinquanta tre doppi bull, […] e oltre un centinaio di 180. Durante il mio allenamento quotidiano, spesso colpisco tre doppi in fila.

Starete pensando che faccio lo spaccone. Ancora, sto solo dicendo cosa ha fatto il mio cervello, col training, per me. Allenate bene il vostro cervello e probabilmente farete anche meglio.

Usate la mente per posizionare correttamente il vostro corpo e, senza pensieri, date al cervello il completo controllo. Imparate a sedervi dietro ad ammirare il meraviglioso potere del cervello. “VINCERE A FRECCETTE” insegnerà al vostro cervello ogni aiuto fisico e mentale utile a facilitare questo lavoro. L'obbiettivo è rendere tutto così facile che il vostro cervello non può sbagliare. Quindi allenamento, allenamento e ancora allenamento."

Fine seconda parte.

Devo dire che questo pezzo mi ha fatto capire alcune cose, e voi? Commentate e domandate pure se qualcosa non è chiaro.

Discinti saluti - zliim

lunedì 28 settembre 2009

VINCERE A FRECCETTE - PARTE 1^

Inizio a pubblicare la traduzione del documento gentilmente fornitoci dal Califfo. Prima di andare al sodo, ho pensato che forse era il caso di leggersi anche l'introduzione dell'autore, giusto per capire meglio il suo punto di vista e anche perché spiega come usare al meglio il documento.

Pubblicherò il testo nella sua sequenza originale ed eviterò interpretazioni personali. Sono comunque graditi tutti i commenti e le osservazioni. Sarebbe bello riuscire a fare un bel "manuale" insieme: se mi aiutate ci si potrebbe anche riuscire... Nel frattempo, diamo inizio alle danze!

- VINCERE A FRECCETTE -

INTRODUZIONE


Molti credono che lo sport delle freccette sia uno degli sport maggiormente in crescita al giorno d'oggi. Comunque, finora, i giocatori hanno visto poche spiegazioni su “come fare a”. I libri in circolazione sono focalizzati principalmente sulla storia, le star del gioco, i record, altri giochi, le regole, ecc. I giocatori che cercavano di migliorare il proprio gioco hanno trovato poche cose.

“WINNING DARTS” fa un passo importante nel riempire questo vuoto per i fan di questo unico ed eccitante sport. Questo testo vi aiuterà a giocare al meglio delle vostre possibilità. Qui vengono mostrati i modi per apprendere le necessarie capacità e gli accorgimenti per trovare e risolvere gli errori.

La cosa più importante è che, conoscendo le cose, potete sentirvi e comportarvi come un VINCENTE, non importa chi tira l'ultima freccia. La passione per il gioco e il sapere che avete dato il meglio trasmettono fuori questa immagine di voi.


COME USARE WINNING DARTS


Il testo contiene un bel po' di fatti! Gli articoli sono VOLUTAMENTE in un ordine non stabilito. Cercare di arraffare tutti i punti in una singola lettura sarebbe per voi sicuramente frustrante. Frugate tra gli articoli e prendete quello che vi sembra più d'aiuto. Provate con un'idea finché non trovate il modo migliore (per voi) di realizzarla, e fatela diventare abituale. Imparato come, dimenticate di sapere. Quindi, tornate indietro per saperne di più. Come in una caccia la tesoro, scavate fuori gli indizi per giocare meglio.

Alcuni punti BASE ricorrono in tutto questo testo, ma ogni articolo dipinge parte di un unico quadro. Alcuni articoli si contraddicono; quello che funziona per voi potrebbe non funzionare per altri giocatori. Provate con una cosa alla volta. Ad ogni cambiamento, riprovate tutte le idee e le cose fatte prima senza fortuna. Un cambiamento può aver bisogno di un altro (o altri) per migliori risultati. Una o due piccole modifiche possono migliorare il vostro gioco tanto da trasformarvi in ottimi giocatori. Guardate al vostro gioco come a un diamante grezzo; pulite ogni facciata finché non splende.

Seguite questo programma e migliorerete, chissà, magari con grandi risultati. Nell'ipotesi peggiore, guadagnerete molto più piacere nel giocare e nel guardare gli altri giocare. Le freccette sono veramente uno sport dove i “bravi ragazzi e le brave ragazze” vincono. Le freccette sono uno sport per tutti. Anche i disabili, compresi i ciechi, ricevono grande gioia nel giocare a freccette.


Chiuse virgolette.... Alla prossima!

Ciao! - zliim

sabato 19 settembre 2009

Assemblea dei Presidenti: report

La decisione è stata presa: la maggioranza dei Presidenti di Club hanno votato a favore della creazione di un unico regolamento disciplinare valido per tutti. Ciò significa che il regolamento precedente della Federazione, da molti ritenuto incompleto e troppo vago in diversi punti, verrà integrato e arricchito di nuove norme. L'intento è quello di fornire alle Commissioni gli strumenti necessari per stabilire in che modo sanzionare le infrazioni e gli eventuali comportamenti scorretti in maniera chiara e uguale per tutti i tesserati F.I.G.F.

Tutto nasce dalle mozioni presentate all'Assemblea dal Presidente del D.C. Treviso il quale, a seguito di una cosiddetta “disavventura” del suo Club, ha ritenuto ormai indispensabile fare chiarezza nel nebuloso campo disciplinare. Non scendiamo nei particolari della citata “disavventura” perché ci sarebbero diverse questioni da dirimere, prima fra tutte i chi, i come e i quando dell'incredibile pateracchio. Tra l'altro uno degli attori principali si è sottratto al pubblico dibattito (per carità, magari aveva altri impegni) per cui...

Tornando al nuovo “codicillo” in questione, pare che lo spunto verrà preso dai regolamenti già esistenti nelle Regioni Lombardia e Marche. Non sappiamo se si tratterà di un copia-incolla o se verranno ridefiniti tutti gli aspetti; considerando la varietà e la fantasia con cui l'italica gente riesce a infrangere le più comuni regole del buon senso c'è da pensare che non sarà affatto facile contemplare la già vasta casistica. A meno che non si attinga dal Codice di Procedura Penale... Confesso: ho un po' paura.

D'ora in poi, inoltre, verrà pubblicato un bollettino dei provvedimenti disciplinari presi: praticamente, l'elenco delle squalifiche in atto, in modo che tutti sappiano chi, per quanto e perché. Una specie di gogna che, a mio avviso, ci potevamo risparmiare: i Presidenti di Club sanno già che, iscrivendo un giocatore squalificato, sono responsabili e possono essere sanzionati duramente. Ma l'italica attitudine al raggiro, come sappiamo, è spesso irresistibile. Quindi ben venga la gogna, ce la meritiamo.

L'ultima mozione è stata respinta. Si trattava di affidare a una terza persona, estranea quindi alla Federazione, la Presidenza della Commissione Unica d'Appello. Qui penso che il portafogli abbia prevalso su tutti gli altri aspetti e, tutto sommato, non a torto. Incaricare un esperto giurista, un avvocato, mi sembra eccessivo più che oneroso anche se, a quanto pare, ce ne dovremo dotare in futuro (Coni dispone...).

Se è vero che a stomaco pieno si ragiona meglio – le mozioni sono state votate dopo pranzo – dovremmo essere ben contenti del risultato. Ci sono però alcune cosette che ho notato. Ho trovato una Dirigenza abbastanza rigida sulle posizioni e piuttosto refrattaria al cambiamento, specie quando si parla di regolamenti. Ho capito, e condivido, il punto di vista del Presidente: quando sai cosa devi fare e applichi le semplici regole del fair play, non è necessario che ti dica cosa “NON devi fare, altrimenti...”. Caro Presidente, sarebbe bello se fosse così! Lei sa meglio di me in che posto viviamo: il paese dello scaricabarile, dove tutti vincono le elezioni, dove il calcio è una religione e la religione uno sponsor... rispetto per le regole? Per l'avversario? “Ma mi facci il piacere!” per dirla alla Totò. L'importante è vincere, a tutti i costi, altro che fair play!

A mio modesto parere il problema è culturale prima che disciplinare. Per questo motivo il “codicillo” può essere una soluzione. Proprio perché c'è gente che stenta a capire dove finisce la propria libertà e dove inizia quella altrui. Abbiamo bisogno di leggi e regolamenti, di sanzioni, perché onestà e buonsenso spesso latitano anche nel nostro amato sport. Quindi, se volevate la certezza della pena ora l'avrete, cari tesserati. Chi sbaglia, giustamente, paga; ma speriamo che impari anche qualcosa!

E ora in ginocchio sui ceci, somari!

V. Filtri



martedì 18 agosto 2009

LA SINTESI

...ovvero, tutte le chiusure in un neurone...

Ebbene, ci sono voluti tre o quattro post per snocciolare tutte le chiusure. Chi ha seguto la tiritera avrà capito due cose due:
- che è (quasi) impossibile impararsi a memoria tutte le chiusure;
- che, preso atto del primo punto, bisogna imparare a fare i conti prima di andare in pedana.

Tutto ciò è talmente giusto che, stimolato dalla necessità, il mio cervello bacato (o bucato?) ha partorito l'estrema sintesi. Fulminato sulla via di Damasco, "HO VISTO LA LUCE!" come grida Jake a Elwood sul mitico film The Blues Brothers, e ho capito che basta memorizzare poche informazioni che stanno comodamente, appunto, in un neurone, una semplice paginetta che posto qui di seguito:

METODO “FARE I CONTI PRIMA DI ANDARE IN PEDANA”
Ovvero, l’importanza di risparmiare frecce e arrivare in chiusura prima dell’avversario

Da oltre 170 ricordarsi di questi numeri: 167-164-161-160-158.
Questi si chiudono, gli altri no! Se sei per es. a 188 con una freccia in mano non tirare il T20 ma il T18. Colpendo il singolo 20 andresti a 168 e, al turno successivo, non avresti la possibilità di chiudere…

I GRUPPI DI CHIUSURE
Ricordati bene questi tre numeri, ti serviranno come riferimento: 170, 130, 90.
Ad ognuno di questi numeri, come vedremo, corrisponde un gruppo. Il gioco consiste nell’arrivare prima possibile almeno sotto i 90 punti! (nota: ogni gruppo è distanziato da 40 punti)

1° GRUPPO: 170 – 131
Tutte queste chiusure richiedono DUE TRIPLI e UN DOPPIO.
(eccezioni: a 135 e 132 colpendo con la prima freccia un Bull o un ½ Bull…)
CONSIGLIO: tira sempre i tripli più grandi e…buona fortuna!

2° GRUPPO: 130 – 91
Queste richiedono UN TRIPLO, UN SINGOLO e UN DOPPIO.
(ovvie eccezioni: 110, 107, ecc.)
CONSIGLIO: qui è importante prevedere l’errore, quindi ATTENZIONE!
La ricetta è questa: da 129 a 119, tirare la prima freccia al triplo il cui singolo porta ai seguenti numeri: 110, 107, 104, 101, 100 e 98.
Ricordali bene! Sono gli unici che portano a una chiusura con DUE frecce!
Non farti fregare dal ragionamento pari/dispari. Classico esempio, 126: tirando la prima freccia al 60 e colpendo, come spesso accade, il singolo 20, ti porti a 106, impossibile da chiudere con le due frecce che ti restano. Il triplo da tirare per primo è il 57, perché, anche colpendo il singolo 19, si resta in chiusura a 107!
POSSIBILITA’: da 95 a 91, con tre frecce in mano, si può arrivare a un doppio senza colpire alcun triplo tirando la prima freccia al Bull. Anche colpendo un ½ Bull si scende sotto i 70 punti, cosa che, come vedremo, è fondamentale.

3° GRUPPO: 90 – 51
Queste richiedono semplicemente UNO o DUE SINGOLI e UN DOPPIO.
CONSIGLIO n.1: è tassativo, come già detto, scendere sotto i 70 punti con la prima freccia. Questo perché da 70 in poi è possibile arrivare a un doppio senza dover per forza colpire un triplo.
Quindi, prendendo ad esempio proprio il 90, il tiro corretto è T20-D15 o Bull-D20; in entrambi i casi, colpendo anche il singolo 20 o il ½ Bull si arriva a 70 punti o meno. Tirare il classico T18-D18 significa, in caso si prenda il singolo 18 portandosi a 72, dover per forza colpire un triplo con la seconda freccia per arrivare al doppio…T18-D18 è un buon tiro se si hanno DUE frecce in mano!

CONSIGLIO n.2: da 70 a 61, con due frecce in mano, tirare il triplo il cui singolo porta al Bull (50). Quindi, in caso di errore, il Bull diventa il doppio da tirare con l’ultima freccia (es. a 61: T11-D14). Il Bull, come puoi vedere, è molto importante perché spesso diventa il primo doppio a cui tirare. Sarà meglio farselo amico!

CONSIGLIO n.3: da 60 a scendere, quando ti serve un singolo, stai lontano dai tripli che potrebbero farti sballare! (uniche eccezioni: 60 e 48)

Ti ricordo che tutti i doppi, ad eccezione del Bull, hanno la stessa grandezza…e infine ribadisco: FARE I CONTI PRIMA DI ANDARE IN PEDANA!

venerdì 31 luglio 2009

Un po di consigli su...

Acquisto delle freccette

"Lista di controllo su cosa prestare attenzione quando si vuole acquistare un set di freccette.

1. Il supermercato o l’IKEA non sono posti adeguati per comperare delle freccette. Alcuni di questi negozi da qualche tempo vendono freccette (sia con punte metalliche sia di plastica), unite spesso a dei bersagli. Nel 99 per cento di tutti i casi questo roba è chiaramente e solamente inutile. Se si tratta di “soft” (punte di plastica), i bersagli tendono ad avere dimensioni bizzarre e sono di cattiva qualità (i segmenti si romperanno spesso senza ricambi disponibili). Se si tratta di “steel” (punte d'acciaio) allora i bersagli sono spesso fatti di cartone e durano soltanto un paio di partite. Le freccette fornite in queste confezioni sono le meno costose possibili ed in questo caso a buon mercato non significa a basso prezzo, significa senza alcun valore. Trovate un negozio che si è specializzato nelle freccette. Se non riuscite a trovarne uno andate in un negozio d’articoli per caccia e pesca sportiva. A volte in questi negozi si riesce a trovare qualcosa (almeno in Europa) e se hanno un bersaglio su cui provare le freccette in vendita siete nel posto giusto. I pub ed i bar in cui si gioca sono altri posti dove di solito è possibile comprare delle freccette.

2. Prendetevi abbastanza tempo per provare diversi tipi di freccette. Dovreste spendere almeno un'ora per provare forme/pesi differenti. Se il negozio vi non dà quest’opportunità è meglio non comprare.

3. Nel provare le freccette, non giudicate a seconda di ciò che state colpendo con questo o quel tipo. Giudicate solamente la sensazione che vi dà nell’impugnarle. Ciò è importante perché quando state provando delle nuove freccette, è molto probabile che siate più attenti e concentrati del solito. Farete così degli ottimi tiri, ma non significa che quelle freccette sono eccezionali.

4. Nel provare differenti tipi di freccette, in primo luogo provatene un paio di tipi diversi e fate una prima preselezione. Per esempio, selezionate dei tipi da provare che vi sembrano più promettenti. Non tralasciate di provare anche delle freccette che a prima vista non vi piacciono, o forme differenti da quelle cui siete abituati! Il pregiudizio non è la cosa migliore quando state acquistando un nuovo set di freccette; voi potreste trovare l'insieme perfetto dove non l’avevate previsto. Quando avete selezionato circa 4 “candidati”, dovreste fare un successivo esame, scartandone la metà. A questo punto, sono rimasti due set tra cui decidere (molto probabilmente sarà la stessa freccetta in due pesi differenti).

5. Se non siete convinti che questo o quel set di freccette facciano per voi, non li comprate, nessuno dei due. Personalmente, non mi sembra giusto dire al commerciante che non comprate nulla dopo che vi ha pazientemente fatto provare le sue freccette per due ore. Sarebbe il caso di comprare un paio di set d’astine e alette che tanto, alla fine, vi servono. Non sono il tipo che va a rompere le scatole nel negozio, che prova tutte le specie di freccette per poi comprarle in seguito su internet, per posta, perché costano il 5 per cento di meno. Non penso che questo sia giusto. Questo comportamento danneggerà soltanto il vostro negozio di freccette vicino casa che chiuderà o, semplicemente, non terrà più sugli scaffali gli articoli che vi interessano. Capirete di aver sbagliato il giorno in cui, dovendo affrontare una partita o un torneo importante, non riuscirete a trovare facilmente i ricambi che vi servono.

6. Nel provare le freccette, montate le astine e le alette che usate di solito nella vostra messa a punto normale. Se questo è il vostro primo set, usate astine di lunghezza media ed alette standard (questo abbinamento è solitamente compreso nella confezione d’ogni set di freccette).

7. Non comprate mai una freccetta soltanto perché vi piace la forma. Non comprate mai una freccetta che non avete prima provato. E’ soprattutto per questo che sconsiglio vivamente l'acquisto delle freccette per posta. Naturalmente, se desiderate disperatamente le stesse freccette del vostro compagno di squadra con le quali avete fatto numerosi 180 la sera scorsa, può essere giusto ordinarle per posta. Ma vi rimando sopra ai punti 2 e 3.

8. Una volta che avete scelto un set, assicuratevi che i filetti siano compatibili alle astine standard ed eventualmente anche alle punte di ricambio.

9. Controllate se i corpi freccetta del set da voi scelto hanno lo stesso peso! Ciò è molto importante! Un buon negozio dovrebbe avere una bilancia. La differenza di peso delle tre frecce deve essere compresa in 2/10 di grammo. Per esempio, un set di frecce che pesano rispettivamente 22.1 g, 22.2 g e 22.3 g è accettabile se viene dato per “22 grammi„. Se i pesi sono di 21.8, 22.0 e 22.2 non lo è. Dovreste fare questo controllo per ogni set che comprate, non importa quanto costa. Alcune delle aziende ben note, garantiscono che le freccette da loro prodotte sono all'interno di una certa gamma di peso (la garanzia della Unicorn, per esempio, all'interno di un terzo percento), ma questo non significa che il set è realmente all'interno di quella gamma! La garanzia dice soltanto che le freccette sono sostituite se vi accorgete che sono fuori della gamma di peso dichiarata.

10. I soldi non dovrebbero essere una discussione. Comprate ciò che vi convince, non ciò che costa di più. Costoso non significa necessariamente migliore (la sola eccezione sono le freccette con la punta mobile tipo “Powerpoint” ecc.). Se vi piace un set da 10 euro compratevelo. Se è il set da 100 euro che ritenete migliore, se il vostro portafoglio lo concede, compratevi quello.

11. Nel cercare il vostro primo bersaglio per le freccette, assicuratevi che sia fatto di setola. Al rivenditore non importa che tipo di bersaglio vi interessi. “Il bersaglio in setola„ è la frase chiave. Dovete cercare la scritta “Bristle dartboard” sulla confezione. Il vostro primo bersaglio in setola resterà in forma anche dopo un anno d’esercitazioni. Unirlo ad un bell’armadietto delle freccette o attaccarlo alla porta della cucina spetta voi, ma dovreste evitare di comprare un bersaglio di gesso o di cartone. I bersagli in setola si possono tranquillamente ordinare per posta. Di solito non ci sono problemi.Evitate a tutti i costi di comprare i bersagli di cartone da pochi soldi che di solito si trovano in vendita nei supermercati. Se state giocando con freccette da 22-25 grammi come suggerito, questi bersagli non sopravvivranno alla prima settimana."

giovedì 4 giugno 2009

Il gioco delle freccette: ESERCIZIO, ESERCIZIO, ESERCIZIO! Parte 2

I giusti giochi per esercitarsi
quali giochi fare in allenamento e perché

Ogni volta che si parla d’allenamento, ci si chiede; come? La risposta dipende principalmente dai vostri punti deboli, dalle mancanze tecniche o le difficoltà che vi riconoscete. Molti giocatori si allenano martellando il 60, spostandosi poi su qualche doppio o al Bull e poi di nuovo al 60; questo è naturalmente un modo di fare assurdo. In molte partite o tornei avrete notato dei buoni giocatori scalare punti senza apparente difficoltà per poi perdersi sul doppio. Salvo che giochiate a livelli “professionistici”, la maggior parte delle partite saranno decise dal doppio. Quindi il punto debole dei giocatori “normali„ sta nel colpire i doppi. Questo significa che la maggior parte dell’allenamento per migliorare, ad ogni livello, va svolto li! Questo vale per tutti, anche per i principianti ed un sempre!
Un buon gioco per esercitarsi deve:
Permettere di migliorarvi in ogni settore del bersaglio,
Essere adatto al “solitario”,
Far mettere “a fuoco” i doppi, i tripli e il Bull (mezzo Bull compreso),
Essere adeguato al vostro livello, quindi né troppo difficile o tendente alla frustrazione o noioso,
Essere didattico, divertente e competitivo.
Non richiedere, nel migliore dei casi, di segnare punti per mantenere il giusto ritmo.

Possiamo quindi scartare tutto il “martellamento” del 60 e anche il 501 come allenamento, perché implica il segnare i punti e quindi toglie tempo e concentrazione al vostro esercizio.
Suggerirò alcuni giochi piacevoli più avanti perché desidero dare un po' più di rilievo al discorso “didattico, divertente” e anche “competitivo”. E’ importante perché, come già detto, le vostre sessioni d’allenamento devono anche motivarvi. E’ quindi necessario darsi degli obiettivi, in particolare nelle sessioni più lunghe. Un lavoro ben fatto vi deve permettere di controllare i vostri miglioramenti nel tempo. Verificare e controllare richiede, naturalmente, una qualità che spesso è difficile da applicare mentre giudichiamo noi stessi: l’OBIETTIVITÀ’. Il modo migliore per rimanere obiettivi sta nell’annotare i risultati su un taccuino (o anche, in tempi moderni, sul computer). I vostri risultati devono perciò essere misurabili e, quindi, avere un sistema d’attribuzione di punti, anche inventato da voi. Passiamo ora ad illustrare alcuni giochi per esercitarsi.

170
Un gioco di durata abbastanza breve, è in sostanza una versione ridotta del 501. S’inizia quindi sui punti per arrivare quasi subito al doppio. Il gioco mette a fuoco soprattutto la chiusura (doppi!) e un po' di tiro ai punti, perché si è in pratica obbligati ad iniziare con un 60 (non tentereste la chiusura minima con 3 frecce?). E’ competitivo perché il 170, essendo la chiusura più alta possibile, permette di misurare il risultato perfettamente conteggiando semplicemente le freccette che sono state necessarie per chiudere. Potete quindi puntare ogni volta ad un risultato migliore. Giocate un paio di 170 nelle vostre sessioni brevi d’allenamento e segnatevi il numero di freccette che avete tirato per chiudere ciascun “mini-Leg”. Potrete così controllare i vostri progressi semplicemente calcolando le medie d’ogni sessione. E’ anche un esercizio molto didattico per i principianti, perché costringe a fare mente locale su tripli e singoli, necessari per portarsi in chiusura, ed abitua a cercare sempre la via più rapida e redditizia per arrivare al doppio. E, come ben sapete, avere le idee chiare in certi frangenti, è di cruciale importanza!

Giro dell’orologio (possibilità di molte varianti !)
Per il principiante questo è il gioco di base perfetto. Si tira al Bull e a tutti i numeri dall’uno al 20, si contano le freccette che sono state necessarie per colpire ogni settore sommando i risultati di volta in volta. Il giro dell’orologio può essere giocato in questa forma anche con i doppi ed i tripli. Molto didattico, perfetto per esercitarsi.
Tra le molte varianti del gioco; si “sparano” tre freccette al triplo d’ogni numero e al Bull. Se si colpisce il singolo si segna un punto, il triplo ed il Bull valgono 3 punti. Si sommano quindi i punti realizzati in ogni settore. Questo gioco è semplice ma molto buono, perché vi lascia girare sul bersaglio, vi spinge a raggruppare le freccette sui tripli e vi consente sempre di puntare ad un nuovo punteggio massimo. Didattico, divertente e competitivo. Un giocatore medio si attesterà sui 60 punti; fare 70–80 punti è già buono mentre superare i 100 è alto livello! Questo metodo è un buon esercizio per i tripli, ma purtroppo non fa nulla per i doppi (tranne che migliorare la vostra precisione in generale).

Chiusura
Qui si gioca sui doppi e il Bull. Si parte da un punteggio base di 60 e si tenta di chiudere con tre freccette. Se l’operazione non riesce si scala un punto, se riesce se ne aggiungono 10 per il tiro seguente. Potete proseguire finché volete o fino a quando avete raggiunto un punteggio impossibile da chiudere con tre freccette (fatemi sapere se arrivate a tanto…:P).

Esempio:

tiro 1: 60 – non chiuso
tiro 2: 59 – chiuso
tiro 3: 69 – non chiuso
tiro 4: 68 – non chiuso
tiro 5: 67 – chiuso
tiro 6: 77 – non chiuso… e così via.

Vedete fino a dove potete arrivare. Questo gioco è meno adatto al vostro taccuino dei progressi, ma lo consiglio e raccomando a tutti. Può però diventare a volte frustrante; in tal caso cambiate gioco. E’ in ogni caso un buon esercizio per singoli e doppi.

Ogni variante da voi inventata va bene; un buon giro dei doppi fatto in maniera non frustante, cioè dandosi un limite di freccette da tirare ad ogni doppio, è un esercizio molto utile in funzione della partita. Naturalmente, qualsiasi altro gioco vi piaccia che fa fronte ai vostri requisiti è in ogni caso buono. I suddetti giochi vano bene per le vostre sessioni d’allenamento più lunghe (un’ora o più) con il 170 che fa eccezione. Questo gioco va molto bene per gli allenamenti di breve durata, come anche un giro dell’orologio, ma è meglio in generale puntare di più sui doppi spesso necessari, andare un po’ a punti e quindi tornare ai doppi o ai tripli finché non ottenete un certo feeling con le freccette ed il vostro tiro.

In una sessione breve d’allenamento non è così importante il risultato pratico. Esercitare la concentrazione ed ottenere la giusta sensibilità sono molto più importanti del resto.

lunedì 1 giugno 2009

Tourist Trophy 2009

E' iniziata la Corsa delle Corse all'Isola di Man e, pare, ci sarà per la prima volta anche Valentino Rossi in compagnia del mitico Giacomo Agostini!
Tourist Trophy 2009 - Infomotori.com
Ovviamente Vale non parteciperà alla corsa vera e propria, ma mi piace pensare che anche lui, come me, si innamorerà dell'incredibile atmosfera che si respira in quel posto in quei giorni. Chissà, forse in futuro lo vedremo buttarsi giù da Bray Hill a 270 all'ora...Sarebbe la vera consacrazione del suo mito!
Per chi volesse tenersi aggiornato ecco il link del sito ufficiale: www.iomtt.com

Ciao bbelli!

Cooosaaa?!?

Mission One - Infomotori.com

venerdì 15 maggio 2009

Il gioco delle freccette: ESERCIZIO, ESERCIZIO, ESERCIZIO!

Parte 1

Pubblico la prima parte di un articolo che riguarda l'allenamento e la sua importanza fondamentale. Il testo originale in inglese è tratto dal sito "the dart thrower" (vedi link in basso) ed è stato da me tradotto cercando di fare la massima chiarezza. So, here we go!

"Esercitarsi è il punto chiave per migliorare il vostro gioco. C’è un detto diffuso tra i giocatori: tre regole per trasformarsi in un buon giocatore? Esercizio, esercizio, esercizio!

Ma esercitarsi non è solo tirare le freccette sul bersaglio per parecchie ore pensando che il miglioramento sia automatico. Nell’atletica ci si allena fisicamente per ottenere tono muscolare, ripetendo certi movimenti per non doverci più pensare, ma giocare a freccette non è un’arte marziale; sono l’abilità e il tocco che contano. Così la pratica delle freccette è qualcosa di diverso e diverso sarà l’approccio. Cercherò di dare qualche buon consiglio.

Frequenza e consapevolezza prima della quantità

Note generali su come dovreste organizzare le vostre sessioni d’allenamento.

Ogni quanto tempo? Per quanto tempo? E’ una domanda classica la cui risposta è, naturalmente, spesso, più spesso possibile. Dipende dal tempo che voi avete a disposizione o che volete dedicare all'allenamento. Se si tratta di 8 ore giorno, grande. Se è un’ora, giusto. In ogni modo l’allenamento va fatto bene. Un'ora di allenamento intenso e motivato è meglio di 8 ore di sballottamento delle freccette, di “cosi-cosi” e di noia. E, come nel titolo di questo paragrafo, la frequenza è più importante della quantità. Meglio esercitarsi una mezz’oretta al giorno che 7 ore in un giorno e niente negli altri sei.

Provate ad esercitarvi in ogni giorno della settimana, con non più di uno o due giorni di pausa, allenandovi una ventina di minuti al giorno, anche in sessioni separate. Dedicate un giorno la settimana ad una sessione più completa di 2 ore o più. Così va benissimo. Ma non solo la frequenza è più importante della quantità; anche l’intensità lo è. Fate le sessioni d’allenamento ad un livello di concentrazione simile a quello di gara. Se vedete che la vostra concentrazione o la motivazione calano durante la sessione più lunga, prendetevi una pausa. Dai 15 ai 30 minuti va bene. Dovreste anche fare una pausa se siete insoddisfatti del vostro gioco; proverete a riprendere più tardi con nuova motivazione e consapevolezza. Non essere concentrati e motivati rende l’allenamento inutile e anche dannoso. Meglio non esercitarsi se non si ha divertimento nel farlo. Non bisogna sforzarsi di continuare; se non c’è entusiasmo, non fatelo. Naturalmente se per uno o due giorni v’impigrite, non significa che vi manca la personalità per diventare un buon giocatore. L’auto-tormentarsi tipico degli altri sport (principalmente per irrobustire i muscoli) non è una necessità, non nelle freccette. Le freccette sono sensibilità e coordinazione, non sofferenza fisica.

Perché dovrebbe essere solitario

Esercitarsi da soli è il metodo migliore

Esercitarsi da soli è molto più importante che esercitarsi con gli amici o giocare quante più partite possibili. Il gioco con l’avversario è naturalmente molto importante ma, se dobbiamo fare un rapporto fra le due cose, affermerei che è meglio fare un terzo di gara e due terzi (o anche più) d’allenamento in solitario. Le ragioni di questo fatto non sono realmente evidenti, anche perché molti giocatori si accorgono di rendere di più in allenamento che in gara; questo li porta a pensare che sia la mancanza d’abitudine alle gare che causa questa differenza di rendimento. In realtà ciò è sbagliato. E’ vero che c’è differenza tra allenamento e gara, anche per i professionisti, ma questo vale per qualunque altro sport!

Migliorare le vostre prestazioni in gara e portarle a quasi (fare lo stesso è, in effetti, impossibile) il livello delle prestazioni in allenamento, richiede principalmente l’uso della psicologia dello sport, perché le condizioni mentali durante la gara sono il motivo di questa differenza. E se siete uno di quei rari giocatori che dicono di rendere di più in gara che in allenamento, il motivo (e l’unico vero!) è che non vi esercitate abbastanza in solitario, o non lo fate bene. Esercitandovi con i compagni di squadra, non importa se giochino bene o in ogni modo meglio di voi, cercherete solo di alzare il vostro livello sopra il loro. Esercitandovi da soli costantemente, non avrete altro avversario che voi stessi e potrete sempre tendere a migliorarvi in maniera quasi infinita, provando a battere il vostro limite. Non importa se giocate bene, potrete sempre essere migliori. Nessun allenamento fatto di partite o gare con avversari può farvi progredire nel gioco. Quando incontrate avversari forti che attaccano al loro livello, è necessario che il vostro sia più alto per vincere. Quindi è il vostro limite ciò che dovete battere e questo si fa da soli. Solo cosi si può aspirare a qualcosa di più, ad un progresso nel gioco vero, reale."

End of part 1. Se vedemo.

zliim

giovedì 30 aprile 2009

Le origine anarchiche del Primo Maggio

Perché il Primo Maggio è festa?
Perché è la festa dei lavoratori?
Perché ...

Le origini anarchiche del Primo Maggio

Buon Primo Maggio a tutti (meno che a uno, come sempre..).

venerdì 17 aprile 2009

Ragtime-3 di Picche: la diretta

ultima di campionato...

Bella lì, 6-3 per il 3 di Picche. Finisce per noi così la fase regionale del campionato.
Non ci resta che stare a guardare i play-off per la promozione; sono sicuro che ne vedremo delle belle!

Ciao a tutti!

mercoledì 1 aprile 2009

RAGTIME ALL BLACKS - REVENGE: la Diretta

Ebbene, sconfitta piuttosto dura per i Tuttineri.

3-6 il risultato finale per il Revenge, ma la partita si è chiusa sul 5-1 per loro...il resto è mancia.
C'era da aspettarselo. Il Revenge non è venuto con la tranquillità del primo in classifica; è venuto per RESTARE primo in classifica. Per quanto possa contare, visto che si va ai play-off, hanno deciso di non rallentare la corsa in attesa delle dure partite che sanno di dover affrontare. Vogliono la A e, molto probabilmente, l'avranno.
I Tuttineri non hanno nulla da recriminare; forse Nello era un pò fuori forma come qualcun'altro, ma conta poco giocare abbastanza bene contro avversari che giocano molto bene. Quando vai sotto di quattro punti a zero la faccenda si fa veramente dura...
Svanisce così per gli All Blacks il sogno dei play-off, obbiettivo mai cercato in realtà, ma concretamente alla portata a un certo punto della stagione. Guardando al passato resta il rammarico di non aver saputo sfruttare certe occasioni che si sono presentate, perdendo delle partite in un modo che definirei incredibile. Poi il riposo all'ultima giornata chiude tutti i discorsi: non ci resta che stare a guardare.
Rimane il fatto di aver disputato una stagione sempre in crescita e questo lo sottolineo non a titolo personale, ma perché lo dicono i risultati. Bravi ragazzi!

Veniamo agli Highlanders del Ragtime che colgono la loro prima e sudata vittoria fuori casa, nella tana dell'Unicorn. Risultato: 4-5. Partita giocata fino all'ultima freccia, da come ho saputo. Finalmente sono riuscito a buttare il famigerato cucchiaio di legno dalla finestra. Finire a ZERO punti...sarebbe stata la prima volta in 10 anni di campionato! Non me ne vogliano i ragazzi e le ragazze dell'Unicorn, ma qualcuno dovevamo pur fregalo porcazz...!
Complimenti a tutti i miei ragazzi meno che uno (el Taja...ehehehe!), a partire da Matteo che sta progredendo a tutto gas, a Stè, che quando c'è c'è, a Dany, Cesca, la mi mojera Cinzia e al grandissimo Capitan Miky, senza dimenticare gli altri quali Mirko e la futura mammina Barbara, Stefy e Moira (alla cagiara...) e grazie anche a me che sò el presidiente (eccheccàss!).

Ci vediamo venerdì con la diretta della partita Ragtime-3 di Picche!
Ciao!
zliim

lunedì 30 marzo 2009

FRANCO BERTINI CAMPIONE REGIONALE

Ho assistito a una delle finali più divertenti che abbia mai visto.
Il match che ha decretato la vittoria del titolo da parte di quella vecchia volpe di Franco Bertini contro Ricky Pigliapoco è stato emozionante, teso ed esilarante a tratti, interpretato da due attori che si conoscono da tanto tempo.

Franco la vittoria l'ha cercata, l'ho visto. Erano presenti quasi tutti i migliori giocatori della Regione; a un certo punto mi sono chiesto chi mai di loro sarebbe giunto in finale...non riuscivo a immaginarmelo! Faccio i miei complimenti a tutti, ho visto delle belle partite.

Complimenti anche alla vincitrice del titolo femminile Tontarelli Gioia del Club Sir Mc Lean.

Ringrazio anche la nostro "povero" Nello, che ha avuto la chance di partire come testa di serie ma ha cozzato alla prima partita contro un Felicioni Arlesiano non proprio in vena di scherzare...Grazie comunque per l'impergno Nello! Sono convinto che prima o poi ce la farai!

Ciao a tutti!
zliim

lunedì 23 marzo 2009

RAGTIME ALL BLACKS - CONNEMARA: la Diretta

TUTTI NERI, BRUTTI, SPORCHI E CATTIVI...

ovvero, Capitan Ricky va in meta (5 punti) e trascina la squadra alla vittoria.

Roby si occupa della trasformazione e fanno 7.
Mica male per gente che è poco avvezza a frequentare i piani alti della classifica. Nessun blasone, poche pretese, forse anche troppa umiltà e, sempre, un sincero rispetto dell'avversario.

Il Conne forse poteva fare di più: ho visto a un certo punto lo spettro di Pino aleggiare fra i tavoli, pronto a piombare sulla preda...troppo tardi, per nostra fortuna! Sul 5 a 2 non ti salva più nessuno.
Ci avranno sottovalutato? Boh, forse. Sono sicuro che si riprenderanno presto. La delusione, da come ho capito, è tanta ma sapranno come reagire.

Ma voglio parlare dei miei ragazzi e soprattutto ringraziarli, a partire dal grande Ale, il sempre super Nello, il Giampa che è stato un osso duro per Zietto, il sempre impagabile Lele, il Prof, Capitan Ricky e il suo "urlo vittorioso" e Roby, alias Alì il Chimico.
Il Peppe, infortunato, era alla regia: non è stato proprio male...vista la media dei registi in circolazione può senza dubbio ambire al Festival di Canne(s). Se il premio anziché la palma fosse un barile di birra vincerebbe di sicuro...
A tutti loro faccio i miei migliori auguri per il futuro. Non siete più solo delle persone che giocano a freccette; state diventando sempre di più una squadra. Siete gli All Blacks perdiàna!
Grazie a tutti dell'impegno, grazie anche a Ricky per il suo silenzioso e impagabile lavoro.

Stasera ci aspettano due partite dal risultato incerto, come sempre:
gli All Blacks andranno a trovare Falzetti & Co a Fabriano, contro il Queens.
Al "vecchio" e malandato Ragtime toccherà giocare in casa contro il Revenge e, state tranquilli, daremo il massimo. Questa stagione di transizione è stata difficile e avara di risultati. Faremo meglio in futuro, questo è sicuro, ma nel frattempo ho il Tajatella in crisi di risultati e con l'assluto bisogno di una donna...qualcuno può aiutarci? Porca troia, non ci era mai successo, ma vedo avvicinarsi sempre più la prospettiva di beccarmi il famigerato "cucchiaio di legno"; me lo sogno la notte...

Buone frecce a tutti! Ciao!

zliim

lunedì 16 febbraio 2009

lunedì 26 gennaio 2009

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA


Premesso che con il post "cronaca di un parto complicato" non era mia intenzione scatenare un tale vespaio, devo dire che sono felice che vi siate sfogati un po. Si sa che nuoce gravemente alla salute (quasi quanto il fumo) tenersi sempre tutto dentro. Sono convinto che discutere e confrontarsi spesso aiuti a capirsi meglio e magari anche a risolvere qualche problemino. Naturalmente la discussione dovrebbe essere costruttiva, i termini andrebbero moderati e la propria identità dichiarata (non basta una mascherina nera, uno pseudonimo ed un mantello per non essere riconosciuti più da nessuno, questo accade soltanto nei fumetti). Nonostante alcuni post si riferissero a vicende diverse da quella raccontata dal sottoscritto e che a volte si sia un po esagerato con i termini, io, da buon ottimista, in tutto questo ho visto tanta passione e la cosa mi fa molto piacere. Passando al gioco giocato, la buona notizia è che Venerdì scorso gli All Blacks hanno vinto, interrompendo così un digiuno (che brutta parola) che durava da diverso tempo. La squadra nel complesso ha giocato bene, i Queen's erano orfani di alcuni dei loro giocatori migliori e così siamo riusciti a capitalizzare un prezioso 6 a 3. I nostri fratelloni Hihglanders invece hanno perso per 5 a 4 in casa del Revenge. Ed ora una rivelazione irrilevante e criptata: " fra tutti i superalcolici quello che preferisco è il wiskey mentre i cocktails mi restano un po indigesti".
Giocate, divertitevi e come sempre.............
Buona Birra a Tutti
Peppelaner

martedì 20 gennaio 2009

ANALISI DELLE CHIUSURE - QUARTA E ULTIMA PARTE

90-end

Siamo giunti all'epilogo della vicenda chiusure. Forse questa è la parte più utile ai più...

90- CHIUS. 3 FRECCE: T20, D15; un 20 singolo con la prima freccia vi porta a 70 (T20, D5), un 20 singolo con la seconda vi lascerà al Bull. CHIUS. 2 FRECCE: T18, D18.
89- T19, D16.
88- T20, D14; non andate mai con la prima freccia al triplo 16 perché, colpendo il singolo, non vi portereste a 70 o meno.
87- T17, D18.
86- T18, D16.
85- T19, D14 o T15, D20.
84- T20, D12.
83- T17, D16.
82- T14, D20 è la strada migliore se avete due sole frecce in mano, ma se ne avete tre potreste provare Bull, D16: anche se prendete un mezzo Bull (25) vi porterete a 57, un facile S17, D20!
81- T19, D12 o T15, D18
80- T20, D10; a questo punto bastano due 20 singoli per arrivare al doppio 20. Non andate a cercare il T16, D16: un 16 singolo con la prima freccia vi costringerebbe a cercare un triplo o potreste finire al Bull.
79- La chiusura più comune in questo caso è T13, D20. Quella con la più alta percentuale di riuscita è T19, D11 dove il 19 singolo vi porterebbe a 60 che è ben più facile da chiudere che 66.
78- T18, D12, sempre.
77- T19, D10 : andando su numeri come il T15, non scenderete sotto i 60 punti se colpite solo il singolo.
76- di solito tiravo T20, D8, finché un giorno, in un torneo, sbagliai colpendo un 5 singolo con la prima freccia restando così a 71, il che mi ha forzato a colpire un triplo con la seconda freccia per non dare altre tre frecce all’avversario. Mi sembrò ridicolo che da 76 non fossi capace di andare a 70 punti o meno dopo la prima freccia. T16, D14 era la risposta. Qualsiasi numero si colpisca intorno al triplo si scende sicuramente sotto i 70.
75- T17, D12
74- T16, D13: va bene per le chiusure con tre frecce perché tutti i numeri intorno al triplo sono abbastanza grandi per portarvi sotto i 70, ed è buona anche per le chiusure con due frecce perché anche il triplo 8 vi porterebbe a un doppio, il Bull.
73- T19, D8
72- T16, D12 o T20, D6
71- CHIUS. 3 FRECCE : T13, D16. CHIUS. 2 FRECCE : T19, D7, perché anche prendendo un triplo 7 si va al Bull !
70- CHIUS. 3 FRECCE: T18, D8 – CHIUS. 2 FRECCE: T20, D5
69- T19, D6 any time.
68- CHIUS. 3 FRECCE: T16, D10; così ci si assicura di scendere sotto I 60 per la seconda freccia. CHIUS. 2 FRECCE: T18, D7
67- T17, D8 è il solo modo con due frecce, ma se le avete tutte e tre potreste tentare con T9, D20: come il T16, il T9 ha intorno a se tutti numeri in grado di portarvi sotto i 60, molto meglio che rischiare di prendere un 3 o un 7 mentre si tira al triplo 17.
66- CHIUS. 3 FRECCE: T10, D18; il T10 ha numeri abbastanza grandi intorno a sé. Oppure T18, D15, dove il 18 singolo vi lascerebbe a 48! CHIUS. 2 FRECCE: T16, D9.
65- CHIUS. 3 FRECCE: qui abbiamo diverse opzioni, come T19, D4 o T15, D10, ma probabilmente la migliore è T11, D16. Il triplo 11 è circondato da numeri che vi assicurano di scendere sotto i 60 per la seconda freccia. CHIUS. 2 FRECCE: T15, D10.
64- CHIUS. 3 FRECCE: T16, D8. Qui avete tutti i vantaggi possibili ; anche un triplo 8 vi lascerebbe al D20. CHIUS. 2 FRECCE: T14, D11.
63- CHIUS. 3 FRECCE: T17, D6 – CHIUS. 2 FRECCE: T13, D12
62- CHIUS. 3 FRECCE: T10, D16 – CHIUS. 2 FRECCE: T12, D13
61- CHIUS. 3 FRECCE: T15, D8 – CHIUS. 2 FRECCE: T11, D14
60- S20, D20
59- S19, D20
58- S18, D20
57- S17, D20
56- T16, D4
55- S15, D20
54- S14, D20
53- S13, D20 o S17, D18; la seconda ipotesi è buona se avete due sole frecce in mano perché, anche colpendo per sbaglio il 3 singolo, si rimane al Bull!
Da questo punto in poi si dovrebbe tirare la prima freccia al numero che vi lascerebbe al doppio 16, ma se avete due sole frecce in mano assicuratevi di prendere la strada che ha una valvola di salvezza.
52- T12, D8: state lontani da S20, D16; lì è molto facile sballare.
51- S11, D20 o S15, D18: di nuovo, con S19, D16 è facile sballare.
50- andate al Bull solo se è la vostra ultima freccia. Altrimenti S10, D20: non lasciate che il triplo 18 vi faccia sballare.
49- S9, D20; grossi tripli come il 17 possono porre fine al vostro tiro.
48- è il solo caso in cui consiglio di tirare vicino a un triplo che potrebbe farvi sballare solo perché la valvola di salvezza è veramente grande: S16, D16. Di solito miro al filo metallico tra il 16 e l’8 nella parte più larga, vicino ai doppi.
47- S15, D16 o S7, D20 che ha la famosa valvola su S19, D14, molto buona per una chiusura con due sole frecce.
46- area 6-10 in questo caso: S6, D20 o S10, D18
45- S13, D16 o S19, D13 con valvola di salvezza su S7, D19
44- S12, D16 o S4, D20 con valvola di salvezza su S18, D13, oppure l’area 8-16: S8, D18 o S16, D14
43- S11, D16 o S3. D20, da usare con sole due frecce in mano perché il 3 ha una salvezza su entrambi i lati, S19, D12 o S17, D13
42- anche qui area 6-10: S10, D16 o S6, D18
41, S9, D16
40- D20
39- S7, D16 o S19, D10 o S3, D18: non potete sbagliare con questi tre singoli attaccati l’uno all’altro; solo il triplo 19 vi potrebbe fermare.
38- D19
37- S5, D16 o dovunque nella parte bassa del bersaglio. Come sapete, ci sono quattro numeri dispari in fila: 7, 19, 3 e 17.
36- D18
35- S3, D16
34- D17
33- S1, D16 o S17, D8, con possibile salvezza su S3, D15
32- D16, ma va?!
31- S15, D8 o l’area dal 7 al 3.
30- D15
29- S13, D8 o i paesi bassi del bersaglio.
28- D14
27- S19, D4 o S7, D10: in quest’area del bersaglio ci sono molte più possibilità che zona S11, D8.
26- D13
25- S17, D4 o S9, D8
24- D12
23- S7, D8
22- D11
21- S5, D8 o S17, D2
20- D10
19- S11, D4 o S15, D2 o S3, D8; attenzione: su quest’ultima col 19 si sballa.
18- D9
17- S9, D4; non provate a fare S1, D8: sia il 20 sia il 18 vi farebbero sballare.
16- D8
15- S7, D4

Per il resto delle chiusure dispari, tirate al singolo che vi porta al D4 e quindi, da 7 in giù, portatevi al D2.

Eh-eh! Niente male...

Ciao a tutti!
zliim

giovedì 15 gennaio 2009

CRONACA DI UN PARTO COMPLICATO


All'uscita dei calendari dell'attuale stagione al Ragtime era stata assegnata una data per organizzare un torneo regionale, la data era 16/11/08. Noi ci siamo organizzati ed abbiamo prenotato la sala al circolo Arci di Castelferretti dove solitamente si svolgono i nostri tornei. Dopo alcuni giorni arriva la comunicazione che la data era stata cambiata, la motivazione ufficiale non è dato conoscerla, sappiamo solamente che la nostra data viene assegnata al Mojto. La sala al circolo viene disdetta (piccola figuraccia) e viene spostata al 14/12/08 che è la nuova data che ci viene assegnata. Dopo alcuni giorni arriva un'altra comunicazione: la data viene spostata perchè il 24 c'è il torneo ufficiale della Lombardia. La sala al circolo viene nuovamente disdetta (altra piccola figuraccia) e viene spostata al 11/01/09. Venerdì 09/01/09 c'è il torneo regionale al 3 di Picche, noi ci organizziamo ed alcuni dei nostri giocatori si recano al torneo di Appignano con un furgone con l'intento di portare via le pedane alla fine del torneo ma....... colpo di scena, le pedane non ce le lasciano prendere!!!!! La motivazione è che il 18/01/09, una settimana dopo il nostro torneo, c'è il doppio regionale a Sambucheto e nessuno ha tempo, modo o voglia di venire a prendere le pedane a Chiaravalle, vorrei ricordare che ogni club che organizza un torneo paga alla federazione 75 eurini ed almeno l'uso delle pedane dovrebbe essere garantito. A questo punto abbiamo dovuto disdire definitivamente la sala al circolo (grande figura di merda) ed organizzarci come potevamo nella sede del club. Se la nostra sede fosse stata più piccola, come ce ne sono molte, e non avessimo avuto 3 pedane nostre, il torneo sarebbe sicuramente saltato. Non voglio fare commenti a questo episodio, mi limito alla cronaca, ognuno di voi può farsi la propria opinione. A questo punto voglio fare i complimenti a Frenzo del Connemara che ha vinto il nostro tribolato torneo, altro esempio che l'allenamento e la costanza prima poi pagano. Meditate gente, meditate.
Buona Birra a Tutti
Peppelaner

venerdì 9 gennaio 2009

SI RIPARTE COI TORNEI! (ATTENZIONE! SI GIOCA A CHIARAVALLE!)

Ciao a tutti/e!

Dopo le feste si ricomincia a scaldare i gomiti e si parte col torneo di Venerdì 9 ad Appignano nel covo di Califfo e Soci, il 3 di Picche.
Domenica 11 tocca ai nostri ragazzi del Ragtime All Blacks; si giocherà di pomeriggio nella sede del D.C. Ragtime a Chiaravalle in Corso Matteotti 14.

Spero che a parecchi di voi prudano le frecce dopo aver visto il mondiale PDC! La finale ha visto uscire vincitore il "solito" Phil "The Power" Taylor che ha inflitto un pesante 7-1 a un piuttosto "moscio", se si può dire, Raymond van Barneveld. Il "Barney" che ho visto ai quarti contro Klaasen (chiusura a NOVE frecce compresa...) mi era sembrato il più in forma del torneo; forse la giornata storta capita anche a loro...
E' iniziato anche il mondiale WDF che, come sapete, ci interessa più da vicino; per sapere gli orari delle dirette visitate il blog del 3 di Picche. Il Califfo vi illuminerà...

Ciao!

zliim

CAMPIONATO FIGF MARCHE - 30/11/18

Dart Club 3 di Picche: CAMPIONATO FIGF MARCHE - 30/11/18 : 4a Giornata serie A Darts of Heaven 2-7 Peter Pan 3 di Picche 3-6 Evolutio...